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MOON LOST

Inserito Venerdì 21 maggio 2004

Comics recensione di Andrea Iovinelli

Testi e disegni: Yukinobu Hoshino Kappa Magazine (dal n.139 in poi), 6,00 euro, Edizioni Star Comics

Sono passati tanti anni, troppi, da quando nelle nostre edicole fece la comparsa il primo numero di un manga che rappresenta una vera pietra miliare per ogni appassionato di fantascienza che si rispetti, e che ci tenga ad essere considerato tale, il quale, nel suo piccolo, fece epoca. Quel fumetto era 2001 Nights, creazione di uno dei maestri del fumetto nipponico, Yukinobu Hoshino, e sebbene ci venisse presentato in una versione, quella americana della Viz Comics, incompleta (ma noi ne eravamo all'oscuro), non mancò di suscitare l'interesse tra i cultori del genere che ancora oggi, a distanza di tanto tempo, giustamente lo ricordano, venerano e rimpiangono, perché di manga di quel livello, per usare un eufemismo, se ne vedono davvero "pochini". Per chi non ha voluto arrendersi alle spietate e cieche leggi del mercato, l'unica alternativa per poter continuare a gustare altre opere dell'autore, è stata rivolgersi a tre edizioni straniere: due negli USA, il misterioso Saber Tiger, edito dalla Viz Comics, e l'avvincente The Two Faces of Tomorrow (tratto da un romanzo di James P. Hogan), pubblicato dalla Dark Horse; e in Francia, Le Trou Bleu proposto da Casterman in una versione poco degna rispetto al valore dell'affascinante fumetto. In entrambi i casi, tra l'altro, il gradimento evidentemente non deve essere stato sufficiente a garantire il rischio di proporre altri titoli dell'autore da parte degli stessi editori. Ora però, grazie alla passione e al coraggio dei Kappa Boys (ai quali va tutta la nostra più sincera gratitudine), l'autore di quel capolavoro della hard science-fiction e del fumetto tout-court mondiale, è finalmente tornato ad allietare i nostri esigenti palati, pubblicato a puntate sulla bella rivista contenitore Kappa Magazine, testata storica e ammiraglia delle collane manga della casa editrice umbra, praticamente in contemporanea con l'edizione giapponese. Un fatto questo che è allo stesso tempo il bello e il brutto di questo genere di proposte: bello, perché si ha il privilegio e l'occasione, davvero unica in Occidente, di leggere i nuovi capitoli del fumetto a distanza di pochissimi mesi dalla data della loro pubblicazione originale; brutto, perché la lettura dell'opera in questo modo è spezzettata nei canonici singoli capitoli di poche pagine, e come conseguenza naturale, più frammentaria e meno coinvolgente di quanto potrebbe essere invece se venisse raccolta nei classici volumi monografici (e sperare che un giorno questo possa avvenire è avventato, poiché quasi mai è avvenuto in passato. Se volete leggere questo fumetto quindi, il consiglio è di comprarlo ora). Moon Lost è ambientato ovviamente nel futuro, ma non troppo lontano, in cui la Terra viene minacciata da un enorme asteroide la cui catastrofica caduta sul pianeta significherebbe quasi certamente l'estinzione del genere umano. Fin qui nulla di nuovo, tutt'altro, ma chi conosce Hoshino sa bene che questo non può che essere lo spunto iniziale di una trama che, praticamente non ancora iniziata e approfondita nella narrazione, e ancora meno nella caratterizzazione dei personaggi principali, ha già proposto e sviscerato temi e idee in quantità tali per riempire decine di altre opere di fantascienza. L'umanità si ritrova quindi con le spalle al muro, e decide in extremis, accelerandone la costruzione già programmata sulla Luna, di procedere alla sperimentazione dell'unica arma in grado di salvare il pianeta dall'annientamento certo, pur non avendola mai neanche testata e tralasciando pericolosamente su quelli che potrebbero essere gli effetti collaterali, indesiderati e inattesi, connessi all'uso di questa nuova tecnologia: un mega-cannone in grado di produrre micro-buchi neri che, una volta sparati contro l'incombente corpo celeste, avranno il compito di "mangiarlo" dall'interno. Le cose però, inaspettatamente, non procedono come avrebbero dovuto e come previsto dagli scienziati, e il gigantesco meteorite assassino muta inspiegabilmente la propria rotta dirigendosi dritto dritto verso il nostro satellite naturale. Lo scontro tra la Luna e il mostruoso asteroide, che nel frattempo è stato già bombardato dai buchi neri e ha cominciato a essere divorato da questi ultimi, è inevitabile, ma quando i due entrano violentemente in contatto, i buchi neri, finito di nutrirsi della roccia del meteorite, continuano la loro inarrestabile azione "mangia materia" finendo col divorare completamente anche la Luna, ridotta in piccoli frammenti di roccia. È un disastro di proporzioni inimmaginabili che porterà nel breve volgere di qualche anno a sconvolgenti stravolgimenti climatici di portata cosmica. La Terra risente della mancanza di stabilità e di equilibrio fornitole finora dal suo ormai scomparso satellite, e subisce una brusca variazione del proprio asse di rotazione che s'inclina e trasforma il Nord America nel nuovo Polo Nord, con notevoli ripercussioni sociali, economiche e politiche che influiranno e sconvolgeranno l'ordine di tutto il pianeta. L'unica e, apparentemente percorribile, soluzione, è dare alla Terra un nuovo satellite, prima che le conseguenze della catastrofe ambientale diventino insanabili, e che il rischio di portare sull'orlo dell'estinzione l'intero genere umano si trasformi in una concreta minaccia. Questa fin qui la trama, ma come detto poc'anzi c'è da aspettarsi molte altre sorprese da questo autentico e inarrivabile genio della fantascienza e del fumetto mondiale. Dal punto di vista strettamente tecnico, non c'è nulla da dire di significativo, soprattutto per chi già abbia avuto il piacere e la fortuna di leggere qualcosa di Hoshino: è un grande artista, e sebbene in questo caso sia aiutato ufficialmente da un assistente, il suo segno unico e inconfondibile (soprattutto nelle fisionomie dei personaggi) non ne risente, regalandoci tavole dal taglio classico, di grande impatto narrativo ed emotivo, con ritmo incalzante e colpi di scena a non finire. C'è da segnalare infine che Moon Lost nella rivista è affiancato da altri due titoli di fantascienza, Kudanshi ed Exaxxion, e da Mokke, di genere invece fantastico, tutti gradevoli (soprattutto l'ultimo) e dalle indubbie qualità; più moderni nello stile e nelle tematiche, questi sono complementari al manga di Hoshino e ben vi si accompagnano, sostenendo in tal modo l'acquisto del mensile che, se dovesse dipendere solo e unicamente da Moon Lost, sarebbe certo improponibile, visto il relativo elevato costo, alla maggioranza dei potenziali acquirenti.


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