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Franco Ricciardiello | |
Claudio Tinivella è stato uno dei
primi, in Italia, a riconoscere le forti potenzialità
della creative writing per la fantascienza. Già nel 1988
apparve sul n. 95 di Intercom un suo articolo intitolato
"Lino Aldani e il problema del punto di vista",
e fu tra i pochi a non dimostrarsi scettici quando
l'Editrice Nord varò la collana di manuali di scrittura
creativa. Questa sua consapevolezza delle strutture della
narrativa (Tinivella scrive molto lentamente, ritornando
a distanza di anni sui medesimi racconti, intervenendo
anche con modifiche sostanziali) emerge, all'occhio
attento, anche dalla lettura dei cinque pezzi di questa
antologia, tutti apparsi fra il 1995 e il 1998. Prendiamo ad esempio "La città assediata" (uscito nel 1995 sulla fanzine pavese "Baliset"), apparentemente una storia di ambientazione metafisica, ricca di simbolismi: a fornire un'interpretazione originale - anche se per i gusti del sottoscritto è troppo esplicita - è l'alternanza dei punti di vista fra i personaggi. Quasi tutti i protagonisti dei racconti di Claudio Tinivella sono personalità solitarie, disadattate a causa di una sensibilità (e spesso anche di una cultura) superiore alla media: l'esempio più evidente è il protagonista de "L'ibernato", apparso su "Future shock" nel 1998. Tuttavia, è significativo il fatto che questa lontananza, questa soledad si traduce spesso in un isolamento antimoderno ("La musica è finita" apparso sulla fanzine "Intercom" nel 1997) o in una amara sconfitta che rimane addirittura inconsapevole, come ne "L'ibernato". Questa relativa impotenza di fronte al destino - un determinismo pessimista che tinge di bruno l'atmosfera delle storie di Claudio Tinivella - è molto presente anche nei racconti "Dove buia è la notte" (apparso su "Future Shock" nel 1997) e "Infortunio sul lavoro". Nell'ultimo, un divertissement all'interno delle convenzioni narrative della fantascienza, apparso originariamente su "Baliset" nel 1997 e ristampato su "Future shock" l'anno seguente, Tinivella si lascia andare anche a un breve sperimentalismo: in questo come negli altri casi, dimostra una padronanza linguistica e tematica acquisita in anni di frequentazione della letteratura di genere, tanto che stupisce constatare come l'autore non sia ancora arrivato all'editoria ufficiale, pur avendo iniziato a pubblicare diversi anni fa su fanzine. |
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© Franco Ricciardiello 1999
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