Domani forse mai
di Francesco Troccoli, "Memorie dal futuro", ed. Wild boar, 2012 (9,00 €, 112 pagg.)
È, questa, la seconda antologia che l’associazione RiLL-riflessi di luce lunare pubblica pensando di approfondire lo sguardo su degli autori che si sono fatti conoscere grazie al suo Trofeo.
La prima fu, l’anno scorso, "Memorie dal futuro", di Emiliano Angelini, che ha poi la dato il nome all’intera collana.
La qualità, come vedremo, è buona.
-"Tempus fugit" (originariamente in "Fuga da Mondi incantati", "RiLL-Mondi incantati", ed. Nexus, 2008, poi "Continuum" n. 32, 2010-2° al XIV° trofeo RiLL; pagg. 7-14)-un ragazzo conosce una ragazza, e vi passa un’intera giornata a fare all’amore.
Poi, però, questo provoca un’accelerazione del tempo, del suo tempo soggettivo. Che comincia a passare, quindi, con sempre maggiore velocità, senza che lui riesca a raccapezzarvicisi più.
Arrivato però in un futuro nel quale le conoscenze mediche sono ormai decisamente progredite, riceve l’aiuto di un medico che gli assicura di potergli far rivivere la sua vita a velocità temporale normale, ma a costo di… non aver mai fatto l’amore con quella ragazza.
Lui accetterà, anche se "… aveva rappresentato la parte migliore della sua vita…" (pag. 13).
-"Strudel alla viennese" (originariamente, in "Un calice di soli, un piatto di pianeti", a cura di Luigi Petruzzelli, "La botte piccola" n. 13, ed. Della vigna, 2011; pagg. 15-28)-in un futuro alternativo nel quale a vincere la 2ª guerra mondiale è stata l’Asse, Von Braun, l’ingegnere delle V2, è, però, insoddisfatto.
Ciò che gli interessa veramente è il volo alla Luna, e oltre. E capisce che, in quell’universo, non gli sarà possibile.
Finanzierà, allora, un complotto mirante a… cambiare il corso della Storia. E a far vincere gli alleati.
Così sarà, e basilarmente ad opera di una cuoca.
-"Per amore" (pagg. 29-32)-un uomo innamorato viaggia nel Tempo, anche se sa che non potrà tornare, per salvare il suo amore da un incidente che sa la renderà paralizzata.
La rincontrerà, sana, il giorno del suo matrimonio, che viene qui narrato.
-"Il misterioso diario del giovane Piotr" (originariamente in "Onda d’abisso", a cura di Alessandro Morbidelli, ed. L’orecchio di Van Gogh, 2010; pagg. 33-41)-fiaba surreale che racconta della vita di un circo su di una nave intrappolata fra i ghiacci, che, alla fine, si rivelerà come i sogni di un uomo il cui corpo stà andando alla deriva, sul mare. Per, alfine, morirvi.
-"La fine vera dell'umanità" (originariamente in "Continuum" n. 35, 2011; pagg. 43-54)-fantascienza gialla, ambientata su una Luna che è diventata l’ultimo luogo nel quale ancora l’Uomo vive, essendosi la Terra autodistrutta in una guerra nucleare.
La scena è tutta in un bar, e consiste unicamente nel colloquio fra uno scienziato e un poliziotto. Su ciò che è successo alla Terra, e su un omicidio, il primo, avvenuto sulla Luna.
Il poliziotto pensa di aver scoperto il colpevole, ma l’altro gli dice che si sbaglia, e nessuno meglio di lui lo può sapere. È infatti stato lui, e ne spiega il movente e le modalità per esteso.
Evidentemente, ciò, è strettamente connesso a quanto è successo al nostro pianeta, e la parte nella quale si parla del perché sia scoppiata, quella guerra, è ciò che in realtà si vuole dire: "Come si può voler sacrificare tutto ciò che si ha solo per difendere un principio, un’idea astratta?" (pag. 48); "Sacrificare tutto, pur di non cedere. Condannarsi a morte pur di procurare la morte ai propri presunti nemici." (pag. 49).
-"Nude mani" (originariamente in "Altrisogni" n. 1, ed. Dbooks, 2010; pagg. 55-58)-il tipico racconto-flash nel quale il nostro presente viene distorto dalla lontananza nel tempo. Il ritrovamento di un volantino pubblicitario scritto a mano, risulta totalmente incomprensibile, e l’unica ipotesi che vi si riesce a fare è, appunto, distorta: ""Integrale" potrebbe far riferimento a una religione antica…" (pag. 56).
Capiscono, però, che parlassimo, e scrivessimo, invece che comunicare direttamente col pensiero, come fanno loro. Ma ciò che, poi, sconvolge quegli studiosi, è che avessimo… cinque dita, con le quali poter afferrare una penna, invece delle loro tre.
-"Esposa de Satan" (originariamente in "Semhain", ed. Area 31 Press, 2009; pagg. 59-67)-un uomo che ha sposato una strega fugge, ricercato per essere, per ciò, arso vivo, come è stato della sua sposa.
Salverà dallo stupro una giovane donna, che si rivelerà anch’essa una strega, e che farà bruciare vivi quelli che staranno per catturarlo.
-"Il caso estremo di Ana Caldeira" (pagg. 69-79)-ne ho parlato trattando di "Cronache da Mondi incantati".
-"Un caso dimenticato della Romagna toscana" (pagg. 81-98)-ambientato nel dopoguerra, in un paesino, ha a protagonista/narratore un ragazzino, che partecipa, spinto dal nonno morente, che vuole che, poi, lui prosegua la sua opera, ad una cospirazione che va "… al di là dei pur lassi confini assegnati al Mondo degli uomini…" (pag. 81).
Per riuscire a vincere le elezioni nella rossa Romagna, i democristiani si inventano, infatti, di resuscitare, elettricamente, alla Frankenstein, la salma del beato che riposa nella chiesa del paese.
Questo, poi, si rivelerà essere, assieme agli altri tre che pretenderà siano resuscitati come lui, un efferato inquisitore che si era macchiato di numerose infamie.
Il paese sarà praticamente raso al suolo dalle conseguenze di ciò, e relegato nel dimenticatoio delle generazioni future.
Dunque, abbiamo visto che, questi racconti, spaziano dal fantastico alla fantascienza, ma abbiamo, finora, detto poco dello stile col quale sono scritti.
La prosa, quasi sempre, più nei racconti fantastici, è piuttosto poetica. Nel racconto onirico "Il misterioso diario del giovane Piotr", che mi è parso il migliore, raggiunge vertici davvero buoni.
Così come notevole in "Per amore".
Mentre nel fantascientifico "La fine vera dell'umanità" ve ne si ritrova al meno.
"Strudel alla viennese" ha una trama molto complicata, ma che regge perfettamente, cosa non certo facile. Non è semplicissimo comprenderla appieno, ma risulta un bel lavoro mentale.
In definitiva, una bella prova, per quanto risulti piuttosto esile in quantità.
Completano il volume "Raccontami un'altra storia", introduzione di Alberto Panicucci (pagg. 7-8), e "Il mio nome è Francesco Troccoli e queste sono i miei racconti", intervista raccolta da Alberto Panicucci (pagg. 99-103).
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