VACCA Roberto
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Nato nel ’27 a Roma, ha fatto l’ingegnere elettrotecnico, meccanico, elettronico, informatico e sistemistico, il consulente di ingegneria dei sistemi, insegnato Calcalatori Elettronici all’Università; futurologo, ha pubblicato svariati saggi e testi scolastici e prodotto programmi televisivi; ha collaborato, in qualità di saggista, anche alla nostra fanzine "Intercom", e a "Progetto Babele".
Ha pubblicato, anche, il romanzo "Kill", ed. Marsilio, 2005.
Romanzi: "La morte di Megalopoli", "Oscar" n. 538, "Oscar narrativa" n. 1150, ed. Mondadori, '74, '91-tradotto in tedesco come "Der Tod der Megalopolis", '77, tr. Ragni Maria Gschwend
"Il labirinto della memoria", ed. Bompiani, ’88, poi "I grandi tascabili" n. 159, ed. Bompiani, ’90, con Cristina Ambrosetti
Antologie: "Racconti paradossali", "Odissea digital fantascienza", "Odissea fantascienza" n. 114, ed. Delos digital, 2022; comprende: "Auto-da-fé-matic", "Due in una carne sola", "Incomunicabilità", "La divina interruzione. Una tesi di laurea per dimostrare che il cristianesimo non è mai esistito", "Un paradiso per Tursio", "I sensi trascurati", "Una comunicazione completa senza impedimenti e senza reticenze", "L’armonia delle sfere", "La vera storia di Yehoshua bar Joseph", "L’inutil tempo che si perde a gioco", "L’improvviso attacco dei tartari", "Mal comune", "Carezzate con terrore la testa dei vostri figli", "Hanno spento un raggio di speranza", "Un giocattolo inutile e complicato", "Un lento declino ininterrotto", "A che prezzo l’immortalità?", "Userfriendliest o ascesa e caduta di Shu Shu Tu Biao", "Come ti riedifico la tecnologia moderna in una società primitiva", "Se andiamo avanti così", "Uomini sul fondo", "Acqua di morte, acqua di vita", "Il trafugamento dell’Atlantide", "Pregevole esempio di arte miglioramentale", e "Ma il futuro potrà anche essere positivo"
Racconti: "La telepatia su cavo coassiale", in "Esempi di avvenire", ed. Rizzoli, ’65, "Carezzate con terrore la testa dei vostri figli", "IperFICTION", ed. Interno giallo, ’92 e "Robot" n. 44, ed. DelosBooks, 2004-sotto forma di relazione scientifica, con una premessa informativa, è composta dalle descrizioni di due cavie umane delle sensazioni che gli danno l’essere collegati direttamente con la mente dell’altro; con un finale avventuroso. (ed. DelosBooks: pagg. 148-55)
"Dio sequenziale", in "15 grandi racconti di fantascienza", a cura di Gici Ganzini Granata e Folco De Petris, "I marmi" n. 38, poi "Il ritorno dei terrestri", "La ginestra" n. 149, ed. Longanesi, ’65, ’76 e in "Perengana", "La scala", ed. Rizzoli, ’77-ambientato nel paese immaginario di Perengana, racconta di uno scienziato che osa avanzare un’ipotesi materialistica su Dio… e che viene accusato di blasfemia e condannato al rogo. Ma "…a Perengana… gli auto-da-fé venivano fatti per burla." (pag. 388). L’atmosfera vagamente borghesiana si accentua nel finale, che vede quel paese indaffarato a "…simulare Dio… simula(ndo) una macchina sequenziale a stati finiti che simula una macchina sequenziale a stati infiniti, cioè Dio." (pag. 390). (pagg. 381-390, ed. "La ginestra")
"Mal comune", "Playmen" anno III, n. 6, ed. Balsamo, ’69, poi in "Gamma 72. Almanacco della fantascienza", a cura di Valentino De Carlo, "Gamma. Il fantalibro", ed. De Carlo, ’72, e in "Carezzate con terrore la testa dei vostri figli", "IperFICTION", ed. Interno Giallo, ’92, e "Robot" n. 95, ed. Delosbooks, 2022
"Arsenico e nuovi progetti", "Playboy" n. 6/'83, ed. Lancio-tono gioviale, scrittura scorrevole; qualcuno uccide i proprietari di numerose ditte di bibite analcoliche; un poliziotto va da un certo Philip e gli dice: "Tu di mestiere non fai il risolutore di problemi? Bè: risolvi un pò questo!". Questi, procuratosi svariati dati presso amici altolocati, risolve il mistero; il tipico scienziato pazzo che ha inventato una nuova droga e che per procurarsi clienti la vuole "...lanciare sul mercato..." attraverso le bibite. Scoperto e catturato, lui dopo, la banda prima, la storia si conclude in un'idea buona scaturita da quella malvagia del chimico pazzo. Fantaeconomia, dunque, e quegli uomini in alto che muovono pedine enormi; non mancano le battute pesanti sull'interconnessione totale di tutti gli avvenimenti, a far risaltare meglio la bravura di quegli uomini nel pescare bene nel mare magnum delle ipotesi, dei dati disponibili.
"La giustizia invertita", "Fictionaire" n. 1, ed. Pluricom, ’99-episodio inedito di "Perengana", ’77, è il fantapolitico racconto di un’Italia trasfigurata nella quale la politica è ormai diventata uno squallido palco sul quale si rappresentano farse nella quale, la Giustizia… è andata a farsi…. C’è anche un’invasione, farsa. A fine racconto c’è un riquadro con le chiavi dei nomi: i protagonisto sono Prodi, Di Pietro, Berlusconi, Craxi, Fini, e altri. (pagg. 34-36).
"Cambiano i tempi e noi cambiamo in essi", in "Ma gli androidi mangiano spaghetti elettrici?", a cura di Francesco Grasso, Marco Minicangeli e Massimo Mongai, "La botte piccola" n. 24, ed. Della vigna, 2015
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