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L'orso e il cervo lanciano la sfida per il cartoon di Natale più visto


di Paolo Mereghetti


Un orso che non è capace di vivere in libertà e un cervo con solo un corno (l'altro gliel'ha rotto un cacciatore) cercheranno questa settimana di insidiare il primato in classifica del pinguino ballerino di Happy Feet. Ma forse sarebbe meglio dire che faranno fronte comune per conquistare una fetta sempre più grande dei redditizi incassi natalizi, grazie anche all'apporto, tra un paio di settimane, di Giù per il tubo, il nuovo film dello studio Aardman, quelli di Wallace e Groomit e delle Galline in fuga.

Perché se concorrenza esiste, non è tanto in orizzontale, tra titolo e titolo, quanto in verticale, tra il «mega-gruppo», dei film d'animazione per i più piccoli e quello del pubblico più adulto, dai 14/15 anni in su. Poi, naturalmente, ci sono differenze tra bambini e bambini, tra la fascia prescolare, quella elementare e quella della scuola media, ma chiunque abbia accompagnato il proprio figlio a una qualsiasi di queste proiezioni sa benissimo che le differenze di età spariscono di fronte alla categoria del «film d'animazione». Come se l'imprinting disneyano avesse influenzato tutti, spingendoli a considerare i cartoon (animati o computerizzati poco importa) come il film per eccellenza adatto ai bambini. Che abbiano cinque, sette, dieci o dodici anni.

Boog & Elliot a caccia di amici di Jill Culton, Roger Allers e Anthony Stacchi, per esempio, è chiaramente pensato per un pubblico di spettatori davvero mini. Lo si capisce dai volti degli animali, dove l'antropomorfismo è diventato un campionario di caricature immediatamente riconoscibili. Lo si capisce soprattutto dalla semplicità e dalla linearità della trama: l'orso Boog vive felicemente in cattività accudito dalla ranger Beth fino a quando decide di salvare il cervo Elliot che così sarà all'origine della cacciata di Boog dalla casa della ranger e della sua «liberazione» in mezzo ai boschi, proprio alla vigilia dell'apertura della stagione di caccia. I messaggi sono semplici e immediati (l'amicizia è una qualità da difendere, la caccia è qualche cosa da abolire), le situazioni comiche sono costruite sul più classico dei meccanismi quello della coppia che non si sopporta ma alla fine si aiuta vicendevolmente anche il citazionismo (che per esempio aveva una parte importante in La gang del bosco e ne avrà una ancora più grande in Giù per il tubo) è praticamente inesistente.

Tutto l'opposto di Happy Feet che inizia addirittura con una citazione esplicita dal Brutto anatroccolo di Disney -l'uovo del protagonista Mambo si apre dopo tutti gli altri e per prime spuntano le due zampe - e che utilizza tutta l'ultima parte per un (improbabile) pistolotto ecologista, dove il ballo dei pinguini diventa un messaggio all'umanità per denunciare la pesca selvaggia in Antartide, con tanto di dibattiti internazionali (Onu compreso) che portano ad una moratoria. Un po' troppo complesso, forse, per un pubblico infantile che fino ad allora si era appassionato al tema del «diverso» declinato attraverso l'esempio del canto (Mambo è stonato) e del ballo (dove invece Mambo dimostra un'abilità da far invidia a Fred Astaire).

Ma la ragione vera di queste differenze non va cercata nella maggior o minor sensibilità ecologica di registi o produttori, ma piuttosto nel tentativo di allargare il pubblico potenziale rendendo un film intrigante non solo per i più piccoli (Boog & Elliot) ma anche per un pubblico più adulto. Un po' come si giustifica anche la differente cura nella realizzazione dell'animazione digitale: «tradizionale» nel primo film, decisamente «sperimentale» (nel senso dell'innovazione tecnologica) per Happy Feet, che deve stupire non il pubblico infantile ma quello più smaliziato di genitori e fratelli maggiori. Siamo naturalmente lontanissimi dalla raffinata creatività ispirata agli esempi dell'arte di Azur e Asmar di Michel Ocelot, ma sarebbe sbagliato chiedere troppa creatività a film pensati con le regole del marketing: per loro la qualità viene sempre dopo le ragioni dell'incasso.






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