Dracula tra gli studenti: uno scherzo "refrigerante"
di Giovanni Grazzini
Nel plotone già molto nutrito dei film per adolescenti, alimentato negli Usa dalla certezza che il cinema sarà salvato dai ragazzini, ecco intrupparsi questa scanzonata parodia del più inquietante classico della letteratura nera: il Dracula nel quale vediamo felicemente realizzarsi il nostro sogno di affrancarci da ogni legge umana e divina.
Messi da parte i brividi e i ribrezzi, lo sceneggiatore Tab Murphy ci porta, ai nostri giorni, fra gli studenti liceali di Houston, nel Texas, e ci presenta Jeremy Capello, un ottimo figliolo (quando non va a scuola fa il garzone di drogheria) che una brutta sera, in una lugubre villa, viene morsicato nel collo da una donna fatale, la stessa che da tempo abitava i suoi sogni. Il ragazzo dapprima non crede a quanto gli dice uno sconosciuto proclamatosi suo tutore: che colei è una vampiressa e Jeremy stesso è ormai entrato a far parte della famiglia dei morti redivivi.
Deve però convincersene quando gli specchi di casa non riflettono la sua immagine, la pizza all'aglio gli fa schifo, e comincia a gradire i frullati di sangue…
Il ragazzo si allarma, ma non più di tanto. Le maggiori preoccupazioni
gli vengono dalle brutte figure che è costretto a fare con una compagna di classe e dai pericoli in cui si trova Ralph, il suo più caro amico. Inseguito da un professore acchiappa-vampiri. Giunto appena in tempo a evitare che a Ralph sia piantato un paletto nel cuore, Jeremy finisce col preferire di vivere serenamente insieme alla sua ragazza e all'amico, mentre il frigorifero è pieno di lattine di sangue.
Salutati, tra i fumi del cimitero, i colleghi vampiri, c'è da supporre che farà un uso lecito dei suoi straordinari poteri, ora che ha il dono di invecchiare un anno per ogni decennio ...
Interpretato da Robert Sean Leonard e Cheryl Pollak, attori in erba dai visini pungenti, con amabili caratteristi, La brillante carriera di un giovane vampiro ("I was a teenage vampire"), «storia più o meno vera», è uno scherzo refrigerante che prende in giro un po' tutti i maestri del genere, i fanatici che si credono perseguitati dal Diavolo, i genitori che mandano in bestia i ragazzi vantandone pubblicamente le virtù, i "fans" del cinema onirico.
C'è, puntuale, un gatto nero trasformato in «dark lady», c'è una balestra che spara proiettili di legno, e le gincane automobilistiche dovute ai folli inseguimenti provocano i debiti disastri.
L'ironica morale della favola è che i vampiri sono una minoranza perseguitata: lasciamoli «vivere» in pace…
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