di Maurizio Porro

Cattivissimo me (in originale è Despicable me, Disprezzabile) è un'originale cartone a tre dimensioni, cinica parodia dei perfidi di chi congela col raggio le persone in fila e fa scoppiare i palloncini dei bambini, ma anche dei buoni, doppia retorica. Tutto nel cattivissimo scienziato pazzo Gru che, nella ridente villetta a schiera prepara con i Tirapiedi, un esercito di schiavetti a capsula gialli e occhialuti, il furto della Luna, dopo che sono già sparite Piramidi e una falsa Statua della Libertà.

Armato di puntutissimi razzi da non mostrare al dr. Freud, il nostro sbeffeggia anime belle ma ci casca in pieno quando si trova davanti tre orfanelle chiacchierine che gli risvegliano l'istinto paterno a lungo sepolto in un maxi complesso edipico della mammina cara. E poichè la sfida è con un altro cattivissimo lui, Vector che ha una pistola con piranha vivi, ecco il finale che ricorda il duello spazial-lunare di 007 Operazione Moonraker, con un disegno sghembo surreale da pupazzetti a punti premio ma omaggiando con un ghigno la commedia familiare che termina in bellezza dopo i titoli di coda!) nel tutù di Ciaikovskij del Lago dei cigni, senza aver risparmiato neppure le banche.

Due registi, l'americano a fumetti Chris Renaud e Pierre Coffin (la McGuff responsabile dell'animazione è un gruppo francese esperto in pubblicità), obbedendo agli intuiti miliardari del producer Chris Meladandri, transfuga dalla Fox dove creò l'Era glaciale, si e ci divertono disegnando l'identikit del cattivo che è nascosto in noi e che richiama i classici cuore dei libri ragazzi, dal Grinch a Lemony snicket, altra storia di martoriati piccini. Un cinema d'animazione a budget moderato rispetto al duo Pixar-Dreamworks, ma dove i risvolti narrativi sono spiritosi e il filo della storia si diverte a inciampare nel surreale, nella psicanalisi, nell'humour da vecchio Mad max e nelle fragilità somatiche del "papi" ridicolo e quindi simpatico. Rispetto alla Toy story chiusa nel cielo in una stanza o al rustico trash di Shrek, Cattivissimo me (è anche un libro Mondadori) è una bella sorpresa su misura pure per accompagnatori cui son diretti ambizioni satiriche e riferimenti cinefili, Famiglia Addams e Pantera rosa in testa, in un cocktail musicale curato da Zimmer (Oscar del Re Leone) che spinge come in ottovolante il lato action della gotica favola: a quando un remake umano di Tim Burton con Johnny Deep?

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