La resistenza ha nuovi nemici
di Alessia Bosani
La resistenza, il contrattacco. Ma anche la resa che non ti aspetti, quella del leader di un gruppo, la Seconda Massachusetts, che non ha mai mollato. Ma i segni premonitori di quello che Tom Mason (Noah Wyle, il dottor Carter di E.R.) coltivava in fondo all’anima li abbiamo visti fin dal primo episodio, quando voleva lasciare il capitano Weaver per lanciarsi alla ricerca del figlio rapito dagli alieni.
Tom è un padre. E quando gli invasori lo obbligano a seguirli in cambio del rilascio di Ben, uno dei suoi tre figli, lui non ha scelta e sale a bordo dell'astronave aliena.
Con questo colpo di scena avevamo lasciato la Resistenza al termine della prima stagione di Falling skies, prodotto da Steven Spielberg. Nella nuova serie, il professore riesce a tornare a casa. Incontra i suoi amici e John Pope, ex capo di un gruppo di sciacalli poi integratosi nella Seconda Massachusetts, di cui non si è mai fidato. A quest'ultimo, Colin Cunningham, chiediamo qualche anticipazione.
I ruoli si invertono. Questa volta sarà John a fidarsi poco di Tom.
"Quando Tom torna nel gruppo, ovviamente è una gran festa. E il mio personaggio, Pope, si chiede: siete tutti stupidi? Quell'uomo ha appena passato tre mesi con gli alieni, ora è tornato e tutti gli ballano attorno spensierati. Nessuno si chiede cosa gli è accaduto? Potrebbe avere raccontato cose che porteranno la Seconda Massachusetts alla distruzione. Tutti dicono: "Portategli una coperta"; io dico: "Portatemi un proiettile".
Cos'ha in mente lo sceneggiatore? Tom è pericoloso?
"Sicuramente ci sarà una forte tensione. Tom inizierà ad avere dubbi su se stesso; del resto, nemmeno io mi fiderei delle mie azioni se fossi nella sua situazione."
Se John è così diffidente, perché resta?
"È una domanda che si pone E si risponde: "All’inferno tutti insieme". Presto si scoprirà cosa deve succedere."
Una rivelazione su quel che farà il tuo personaggio?
"Diventa più tattico. Non si lancia alla rincorsa di un solo skitter, ne vuole eliminare una trentina alla volta. La sua testa continuerà a dirgli: non fidarti di Tom."
Com’è stato girare sempre all’aperto?
"La maggior parte delle serie viene girata negli studi, noi siamo sempre rimasti all’aperto, con sole, pioggia, neve. Ci siamo alzati alle tre del mattino e abbiamo lavorato per 19 ore. È fantastico, magnifico, ma non puoi dire che ti stai divertendo."
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