Effetto "Touch", la fiction in onda in 65 paesi
Non saranno i 12 milioni registrati negli Stati Uniti, ma quasi mezzo milione di telespettatori (468.232, per la precisione) non è un dato trascurabile. Visto che parliamo del canale Fox, sulla pay-tv Sky. E parliamo della serie tv «Touch» che ha debuttato martedì in Italia e, in contemporanea, in altri 64 Paesi. Meglio di "Touch", fece solo la prima puntata di “Terra Nova” (poi finito non bene). L'esordio americano è datato 25 gennaio ed è stato subito un exploit con più di 12 milioni di fan. Ottime, infatti, le recensioni da parte della critica Usa. La Bibbia dello spettacolo, Hollywood Reporter, lo ha definito «avvincente e con una trama fortemente emotiva e piena dì speranza».
Effettivamente la serie ha una trama di grande impatto e racconta esperienze non comuni. Anche sul web i giudizi sono positivi. Del resto il creatore della serie è il celebre Tim Kring, ovvero la mente che si celava dietro i complessi meccanismi della serie supereroistico-filosofica «Heroes». E soprattutto il protagonista è Kiefer Sutherland, già l'amato Jack Bauer nella serie televisiva «24». Il suo atteso ritorno in video è certamente un motivo in più per seguire «Touch».
Sutherland veste i panni di Martin, ex giornalista, che ha perso la moglie nel crollo delle Torri Gemelle dell'11 settembre. Si ritrova solo a badare al figlio 11enne Jake, interpretato da David Mazouz. Un ragazzo problematico, affetto da autismo. Jake non parla mai, non permette a nessuno di toccarlo e passa il suo tempo in un completo isolamento riempiendo quaderni di numeri. Martin non lo capisce. E tra i due pare inevitabile la totale assenza di comunicazione.
Dopo molti e inutili tentativi di tenere Jake a scuola, Martin riceve la visita di Clea Hopkins (Gugu Mbatha-Raw), un'assistente sociale incaricata di valutare la condizione familiare di Jake per un eventuale affidamento presso un istituto. Tutto sembra andare a picco. Quando un giorno Martin ha un'illuminazione: capisce che i numeri scarabocchiati dal figlio non sono senza senso come poteva sembrare. Il piccolo ha infatti un dono, quello di vedere nei numeri degli schemi capaci di mettere in relazione tra loro persone o eventi apparentemente separati.
A questo punto sarà compito di papà Martin iniziare a decifrare il significato di queste serie di numeri e mettere in contatto persone di diverse parti del mondo, le cui vite si intrecciano secondo lo schema intravisto da Jake. Ad aiutarlo, oltre a Clea, ci sarà Arthur Dewitt (Danny Glover), scienziato che studia i bambini con problemi particolari. Così, come in un puzzle, nel corso dei 13 episodi, "Touch" incrocia il destino di persone in tutto il pianeta portando un messaggio di speranza.
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