Una nave da carico che trasporta armi verso un luogo misterioso per conto di altrettanto misteriosi committenti raccoglie l'SOS di una lussuosa nave da crociera che si sta inabissando in seguito a un sabotaggio a scopo di truffa ai danni dell'assicurazione. Gli iniziali e inevitabili dissidi fra trafficanti e naufraghi lasciano ben presto il posto all'orrore puro, nel momento in cui si scopre che buona parte dei passeggeri della nave sono scomparsi nelle fauci di una mostruosa creatura marina. I "buoni" e i "cattivi" si troveranno così a combattere fianco a fianco in una lotta allucinante e disperata.

La creatura mostruosa che arriva dalle profondità degli abissi a seminare orrore e morte non è certo una novità originale, eppure finisce sempre col funzionare sullo schermo cinematografico. Gli oscuri e profondi fondali marini, che immaginiamo sempre abitati dalle più terrificanti creature, sembrano infatti il luogo perfetto per dare corpo alle nostre più inquietanti paure. In Deep rising il mostro è una creatura tentacolare vorace e apparentemente invincibile che si nutre dei liquidi presenti nei corpi umani, risputandone poi fuori le carcasse sanguinolente. Per tutta la prima parte del film lo spettatore però non la vede: sente il suo orribile rantolo e "ammira" i devastanti effetti del suo passaggio, nient'altro, ma proprio questo accresce il terrore. Quando il mostro si palesa in fondo la paura diminuisce, ma viene sostituita dal coinvolgimento adrenalinico dello spettatore in una incessante serie di inseguimenti, sparatorie ed effetti splatter. Nulla di nuovo, quindi, ma comunque divertimento assicurato con questo film che riesce a mantenere il fascino dei vecchi B-movies mescolando con abilità thriller, horror e fantascienza. Gli effetti speciali sono in ogni caso di prim'ordine, anche perché la creatura è stata realizzata da Rob Bottin, geniale inventore di terrificanti mostruosità e collaboratore di Carpenter per Fog e La cosa.

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