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Il film-moda che al suo esordio fece flop


di Maurizio Porro


Uscito a ridosso dell'11 settembre quando di paura il pubblico statunitense non aveva proprio bisogno, Donnie Darko fu uno storico flop. Poi, grazie al passaparola generazionale, al Sundance, al web e al successo in dvd è diventato un film cult, un piccolo rivoltoso manifesto morale, come il Rocky Horror Picture Show.

Dopo essere stato presentato in anteprima all'ultima Mostra del cinema di Venezia, esce ora in Italia, anche se in una versione ridotta rispetto all'originale di 3 minuti che è stata proiettata anche in Laguna.

Storia paranormale ma anche terrestre, critica verso la normale middle class e l'american way of life di provincia, il primo film del 19enne cinefilo Anni 90 Richard Kelly, figlio di un ingegnere della Nasa, è datato 1988. Quando il democratico Dukakis sfidava Bush sr, i Duran Duran erano al top, si tifava per i due Stephen, il fisico Hawking e il romanziere King (ma si cita anche Graham Greene).

Donnie, adolescente inquieto e vittima di allucinazioni, pensa che si possa viaggiare nel tempo come nei film di Zemeckis: il suo virtuale confidente è un coniglio gigante (una versione horror di Harvey con James Stewart) che predice gli ultimi 28 giorni del mondo dopo che la turbina di un aereo è precipitata sulla villetta con famiglia a schiera, tipo.la nevrotica mediocrità di American Beauty. Il film prodotto da Drew Barrymore è intelligente e multigenere, squarcia l'inconscio di un ventenne e Jake Gyllenhaal è perfetto. Vi spira un'aria di ineluttabilità quasi biblica e di guerra giovanile contro i genitori repubblicani e il refrattario corpo insegnante: si va oltre la quarta parete del Truman show.

Costellato di indizi catastrofici, il racconto non si alza, per stile ed emozioni, più di tanto, ma è testimone oculare di una crisi vera, non merita di diventare un gadget, affonda sincero nel cuore romantico della generazione di Star Wars, in un clima di ipocrita e disperata allegria in cui ci si difende solo da paranoici e se muniti di fantasia.






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