Io leggo nel pensiero…
di Mattia Nicoletti
Primo progetto globale di Fox International Channels, di produzione canadese e distribuzione planetaria, The Listener è la storia di Toby Logan, un giovane paramedico ma, soprattutto, un uomo che ha lo straordinario potere di leggere nella mente.
Toby tiene nascosta a tutti questa sua capacità, tranne che all'amico e collega Oz (Ennis Esmer), con il quale affronta casi sospetti e vita quotidiana. Durante le riprese di questa nuovissima serie, siamo volati sul set, a Toronto, per incontrare l'interprete. Ventinove anni, capello corvino, occhi di ghiaccio ma sorriso da bravo ragazzo, completamente vestito di nero, Craig Olejnik è riflessivo quando parla e risponde alle domande.
Che impressione le fa l'idea di andare in onda in contemporanea in tutto il mondo?
«Sento qualche pressione, anche perché la mia vita potrebbe cambiare da un giorno all'altro. So che abbiamo lavorato duro e abbiamo dato del nostro meglio.
Certo, non posso controllare il futuro ... per ora».
Lei interpreta un telepatico.
Tematica che sembra affascinare molto i produttori delle serie tv attuali: penso, ad esempio, a True Blood, in onda su Fox dal 6 aprile...
«Toby, il mio personaggio, ha qualcosa di unico perché il suo potere telepatico è incontrollabile e, soprattutto, cresce senza limite.
Lui cerca di utilizzarlo al meglio, ma non sempre ci riesce. E quindi ogni situazione in cui sfrutta la sua capacità è per lui nuova, ogni giorno Toby è uomo qualunque, e in un certo senso un eroe. Ed è anche un uomo che ha sei sensi».
Toby ha qualcosa del "ragazzo della porta accanto", come lei d'altra parte. Che cosa ha messo di se stesso nel suo personaggio?
In fondo sono un bravo ragazzo come lui ... Diciamo che io non reputo di avere un grande senso dell'umorismo e così anche Toby, però, come lui, sono molto curioso e sono una persona che sa ascoltare. Fin da quando mia madre mi diceva "Se non hai niente di importante da dire è meglio che tu stia zitto", io ho ascoltato moltissimo e ho imparato tantissime cose grazie a questa mia caratteristica».
Quindi non è uno che parla molto.
«Diciamo che rispondo alle domande quando me le fanno, ma non mi definirei proprio un logorroico».
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