Fantastici 4 atto secondo: svolta romantica nel fumetto
di Giovanna Grassi
«Perché i giovani di oggi prediligono gli eroi dei comics? Mancano ai ragazzi tanti riferimenti e figure centrali e, allora, la fantasia prende il sopravvento. Non è un handicap o un limite amplificato da una società in crisi di valori e modelli: è una sorta di catarsi e di difesa. I personaggi dei fumetti non hanno mai fatto male ad alcuno e tantomeno hanno armato le coscienze. Piuttosto hanno offerto, con i loro personaggi dotati di poteri superiori a quelli umani, il gusto dell'avventura attraverso il racconto per immagini, un processo che ha radici lontanissime dato che l'uomo ha imparato prima a disegnare che non a scrivere».
L'affermazione appartiene a Stan Lee, classe 1922, il papà dei super eroi, da Captain America a Spider-Man e Dare Devil, da Hulk e Iron-Man ai Fantastici Quattro.
E il secondo round dei Fantastici 4 e Silver Surfer, dal 13 giugno sugli schermi di tutto il mondo, secondo molti supererà il successo di Spider-Man 3 perché i quattro personaggi nati nel 1964 -lo scienziato Reed Richards, il pilota Ben Grimm, la giovane Susan Storm fidanzata di Reed (e che in questa puntata lo sposerà in alcune sequenze ultra spettacolari e anche ricche di humour) e lo studente Johnny Storm fratello di Susan - sono prediletti dai fans di tutto il mondo e a interpretarli sono alcuni attori loro beniamini. A cominciare da Jessica Alba, eletta da tutti gli ultimi sondaggi «ragazza ideale».
Jessica, molto legata al suo personaggio di donna che, quando vuole, diventa invisibile, è ormai una veterana delle graphic novel avendo interpretato anche Sin City del quale sarà la protagonista del secondo round, e dichiara: «Noi non siamo un solo eroe tormentato da problemi esistenziali: siamo un gruppo, un branco, e anche questo piace alla giovane platea. Ma la vera sorpresa di questo nostro nuovo film è l'ingresso di quello che in tanti, a cominciare da me, giudicano il miglior personaggio di Lee, ossia Silver Surfer».
Basta entrare in un cinema americano, dove impazza il trailer dei Fantastici 4 per rendersi conto dell'attesa del film dai boati che accolgono sullo schermo l'argentato e misterioso Silver, che sfreccia nei cieli spostandosi in un baleno da Londra a Los Angeles e New York.
Dice il regista del film, Tim Story, scelto sin dal primo round della storia: «Sono cresciuto con i fumetti della Marvel, ho per Stan Lee e per il disegnatore Kirby una ammirazione assoluta perché li considero veri artisti, scrittori e pittori al tempo stesso, e la possibilità di inserire Silver Surfer nella storia è stata importantissima. Silver è stato realizzato con la computer graphic ma tutto il personaggio è stato modellato dal mimo e attore Doug Jonnes, il protagonista di Hellboy. Il nostro film non è affatto un seguito del primo atto, ma un amalgama delle migliori storie di Stan Lee e dove Silver Surfer e "il matrimonio dei matrimoni" tra la donna invisibile Sue e Reed hanno un peso particolare. Nelle storie dei Fantastici, infatti, le psicologie e le mutazioni esteriori e interiori dei personaggi hanno un ruolo fondamentale, adulto, non infantile».
Dice Lee, che ha supervisionato, instancabile alla sua età, tutta la lavorazione del film: «È vero che considero Silver Surfer una delle mie migliori creazioni: è uno dei caratteri più tormentati e complessi dei Marvel Comics, capace di manipolare l'intero Universo. Arriva dal lontano pianeta Zann - La, è invulnerabile -, completamente incappucciato in una sorta di pellicola argentata che lo protegge dal freddo, dal caldo, dal vuoto cosmico. Vola su un asse volante come un surfista dello spazio e la sua tavola è come lui indistruttibile. A me è molto caro perché la sua anima è divisa tra il Bene e il Male e la sua psicologia è sempre doppia.
La sua ambiguità è il sale e il pepe del nuovo film perché, come outsider, egli sa guardare ai diversi mondi con un particolare e sovrumano potere. Per molti aspetti lo considero un filosofo, ma porta nelle storie anche un senso particolare di umorismo e avrà un ruolo sorpresa anche nel matrimonio di Sue Storm e di Reed. La performance di Doug Jones, che ha mimato ogni gesto di Silver, è qualcosa di assolutamente unico nella storia del cinema del presente e dell'immaginario futuro».
Jessica ne è entusiasta e svela che c'è una connessione «pericolosa» tra la sua Sue e Silver in una scena in un bosco dove l'uomo argentato sembra un angelo pericoloso caduto sulla Terra.
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