Garibaldi a Gettysburg
di Piefrancesco Prosperi, "Cosmo argento" n. 241, ed. Nord, ’93, 274 pagg., 15.000 £
Vincitore del Premio Cosmo ’93, è un romanzo sugli universi paralleli di stampo molto classico.
Vi si immagina che un professore veneziano venga invitato negli States per fare il consulente per un film su un, appunto, universo alternativo nel quale alla guerra civile americana fra nordisti e sudisti avesse partecipato anche Garibaldi.
Cosa che, vi si dice, per poco non capitò davvero, soltanto la pubblicazione di una malaugurata lettera sulle trattative con Garibaldi, che aveva provocato un incidente diplomatico, impedì che si verificasse.
Solamente che, quando torna alla sua Venezia, si ritrova in un mondo diverso da quello dal quale era partito: là non è più Italia, ma Austria.
Ci sono ancora la sua fidanzata, la scuola nella quale insegna, con lo stesso direttore, solo che… All’inizio gli pare di impazzire, poi, con l’aiuto di quella fidanzata e di un… appassionato di fantascienza, gli sembrerà di riallacciare almeno un po’ i fili del pensiero.
Ma la verità di cui, dopo svariate avventure, verrà a conoscenza, sarà ancor diversa; quel cambiamento è stato provocato di proposito da un manipolo di ultra conservatori, proprio per creare un presente nel quale l’America fosse uno stato appunto conservatore, razzista e liberticida.
Si, perché, quel cambiamento era appunto dovuto al fatto che, in quell’universo parallelo, Garibaldi, invece di partecipare alle guerre contro l’Austria che riportarono il Veneto in Italia, andò appunto in America a partecipare a quella contro i sudisti, ma provocandone l’esito opposto.
Ma, con l’aiuto dell’amico americano che l’aveva invitato là per quel film e di una psicologa che lavorava per quegli ultra conservatori, che si ravvede, e capisce la bruttura a cui stà collaborando, riuscirà a tornare a quella fatidica battaglia, per tentare di ripristinarne il risultato del suo (nostro) mondo.
Come ho detto, il protagonista vi attraversa un’infinità di avventure, che sono rese ancor più improbe dal fatto che lui sia un professore, un uomo per nulla d’azione, di indole, quindi, inadatta a tutto ciò.
La narrazione procede molto lineare, seguendo un’unica trama, e senza flash back o altro; così come la prosa è alquanto semplice, piuttosto scarsa in quanto a liricità.
Ne risulta comunque una lettura più che piacevole, anche se, a volte, questa semplicità risulta un pò eccessiva, e si ha quasi una sensazione di puerilità.
Altri contributi critici:
"Garibaldi e l'Italia alternativa", di Adalberto Cersosimo, "Cosmo Sf" n. 3/'93, ed. Nord
recensione di Franco Ricciardiello, "Intercom" n. 134/135, ’94, pag. 10
[ Indietro ]
Recensioni Fs italiana Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (495 letture) |