I cibi prendono vita e danno lezioni
di Mariarosa Mancuso
Riassunto della puntata precedente, per chi aveva perso il diluvio di hamburger. C'era un'isoletta con una fabbrica, chiusa perché la crisi arriva anche nei film d'animazione.
C'era uno scienziato dilettante, capace di inventare scarpe spray che nessuno riusciva a togliersi e televisori dotati di gambe. Unico progetto davvero funzionante: la macchina per trasformare l'acqua in cibo. Un Frankenstein da tavola calda. O un Apprendista Stregone che prima delizia gli abitanti, stufi di mangiare sardine, poi devasta la cittadina con un'invasione di orsetti gommosi e una tempesta di spaghetti. Tratto da un libretto per bambini (scritto da Judy Barret e illustrato da Ron Barret), aveva qualche somiglianza con il Prodigioso Spaghetto Volante venerato dai Pastafariani: religione-parodia che ha i suoi seguaci su internet.
Cibo mostruoso che vince al botteghino non si cambia. I registi sì: Piovono polpette 2 - La rivincita degli avanzi è diretto da Cody Cameron e Kris Peam, in sostituzione di Phil Lord e Chris Miller. Rimangono i personaggi, l'inventore Flint Lockwood e la sua amica nerd, che nel film precedente leggeva le previsioni del tempo: «Nuvoloso con possibili precipitazioni di polpette». Il padre di Flint, con un solo sopracciglio e una passionaccia per la pesca, il poliziotto nero che nei film catastrofici non manca mai. Una scimmietta dispettosa che aggiunge le sue gag.
Le citazioni non si contano, nell'originale (più scanzonato e vivace) come nel seguito (più confuso e scarso di trama). Dopo il disastro, l'isoletta va ripulita dalle croste di formaggio, quindi gli abitanti si traferiscono a San Franjosé, complice il boss di una multinazionale che ha brevettato una barretta-pranzo. Flint trova lavoro alla Live Corp Company, dove gli impiegati marciano a caffè, servito in bicchieri di plastica con coperchietto (fanno da modello la Apple e Steve Jobs).
Le invenzioni restano disastrose, finché arriva la ferale notizia: la macchina infernale non ha smesso di sfornare cibo. Solo che adesso gli hamburger hanno le gambe, a forma di patatine fritte. Per bonificare l'isola non bastano gli esserini che senza vergogna scopiazzano i Minions di Cattivissimo me.
Il pubblico. Flint e la sua banda tornano in azione.
Scoprendo che !'isola ha una popolazione da incubo tra Avatar e Jurassic Park. Cibi vivi e mutanti, per capirci. Tacodrilli, medusandwich, orangamberi, struzzibanana, zanzatoast, spiderburger, torte a sonagli.
I disegnatori e gli animatori danno fondo a tutte le combinazioni annotate durante i brainstorming, immaginiamo con l'aiuto di sostanze dopanti più forti del caffè. È la parte più divertente del film, che dalla giungla gastronomica in poi si avvita su se stesso. Gag slegate, omaggi ai film di Steven Spielberg e George Lucas, inseguimenti e battaglie con sushi e cibo spazzatura. Anche qui, come nel primo film che voleva rimediare alla fame nel mondo e nello stesso tempo metteva in guardia dai pericoli dell'obesità, arriva puntuale il messaggio: non si scherza con l'ambiente.
Siamo viziati dalla Pixar e dalla Disney, che quest'anno con Frozen - Il regno di ghiaccio propone una deliziosa principessa dalla gelida manina (trasforma il reame in un ghiacciolo, serviranno molte canzoni per riscaldarlo). L'animazione targata Sony resta indietro, a dispetto degli incassi che hanno fatto mettere in cantiere la seconda puntata: le premiate ditte rivali hanno un pubblico dai 9 ai 90 anni, le polpette piacciono solo ai bambini.
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