di Giuliano Ranieri

Sofisticata e enigmatica come si conviene alla protagonista di un mistery che rispetta tutte le buone regole del gioco, Brooke Reynolds lavora, apparentemente appagata, in una galleria d'arte. Quando muore di morte violenta il suo amico, Brooke conosce il suo psichiatra (il ragazzo non doveva essere troppo normale) e la storia prende la piega decisiva. Il medico, piuttosto seccato da una madre che fa il suo stesso mestiere e esagera in consigli, si sente attratto dall'affascinante bionda, nonostante l’atmosfera ossessiva che sembra condensarsi attorno a lei: è bella, sembra vulnerabile,. ma qualcosa nei piccoli occhi pungenti gli infonde timore. Sarà lei, come sembra credere ormai anche la polizia, l’assassina del proprio amante? E che cosa fare? Lo psichiatra decide, infine, di mettere la donna di fronte a prove estreme e sceglie come luoghi ideali prima la galleria d'arte dove si svolge un'importante asta, poi l'immancabile villa a picco sul mare. Così, per la seconda volta, appare una lama pronta a vibrare colpi mortali, ed è quella dell'omicida. Allievo di Altman. Robert Benton ci ha dato, a suo tempo, un film delizioso quale L'occhio privato e un film astuto quale Kramer contro Kramer oltre a buone commedie come sceneggiatore: qui ricorre liberamente alla lezione di Hitchcock, ma tutto il racconto è ben condotto, sul filo della tensione, ed è ottimamente interpretato da Meryl Streep donna-sfinge e da Roy Scheider, attore misurato, dalla forte maschera.

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