Sette inediti illustri sul video (E c'è anche un horror di Stone)
di Maurizio Porro
Una mano sanguinolenta che si muove sola, nell'ombra, avulsa dal resto del corpo. Attacca, strangola, uccide. È lei la colpevole. È la mano perduta per sempre in un incidente d'auto da Jon Lansdale (Michael Caine, qui con tutto l'inconscio a vista), un disegnatore di successo che d'ora in poi non potrà più disegnare e incomincerà a covare sogni di vendetta e di rivalsa verso il suo piccolo nucleo di famiglia e il grande nucleo del mondo. È l'istinto di aggressione che regola gli incroci senza semafori morali della convivenza civile; dentro di noi resta sempre sveglio "l'enfant sauvage", a poco possono le scienze, anche quelle dell'anima.
Come in Salvador, come in Platoon, che verranno poi, ed entreranno ufficialmente in guerra con la politica estera degli Stati Uniti, già in La mano ("The hand", 1980), mai uscito in Italia, Oliver Stone, sceneggiatore e ora anche regista di grido, anticipava la sua lezione di pessimismo, e con uno stile violento non fine a se stesso, calibrando bene il delitto e la sua preparazione, entrando dentro le nevrosi di un uomo per regolare due generi limitrofi di cinema: la psicanalisi-story e la storia horror della mano semovente, per la verità non inedita.
The hand è una delle sette rarità cinematografiche che potremo vedere da domani sera al 18 aprile su Retequattro (seconda serata, ultimo spettacolo), in un ciclo benemerito di "Illustri inediti" che colma alcune delle molte lacune dovute alla "censura" del nostro mercato.
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