I mostri dei cartoon sfidano il bullismo con uno stile italiano
di Giovanna Grassi
Studiano per spaventare gli umani. Ma anche nella Monsters University - dove tutti gli studenti sono diversi e (come suggerisce il titolo) mostruosi - prospera il bullismo. Nel mirino i più brutti e insicuri. Si ride molto con il nuovo film della Pixar, ma come sempre vuole John Lasseter, dietro i disegni non mancano temi attualissimi.
Nel regno della Pìxar/Disney, ad Emeryville, si lavora alacremente.
Arriverà presto sugli schermi Monsters University, prequel del film campione d'incassi. Propone la storia di Mike Wazowski e James P. Sullivan prima della loro trasformazione in «spaventatori» di bimbi e adulti. I due hanno molti problemi d'inserimento e sono angariati con beffe e tranelli da chi è più forte di loro. Il simpatico e verde monocolo con gambe storte deve subire soprusi e non sempre Sulley, il mostro pelosissimo azzurro e viola, riesce ad aiutarlo. All'inizio, è il primo a dileggiarlo. La scuola della vita è condita ovviamente da risate, con le voci di alcuni grandissimi attori, da Steve Buscemi a Billy Crystal e John Goodman. Persino Helen Mirren ha accettato di essere la voce di un personaggio molto speciale.
C'è il talento italiano dietro il nuovo cartoon: Guido Quaroni ha ormai assunto il ruolo di coordinatore e capo dello sviluppo tecnologico digitale dello studio, Davide Pesare è un altro «creativo» dell'animazione. Dice Quaroni: «Monsters University si presta molto a questo sviluppo digitale in tanti campi perché utilizza personaggi ormai popolarissimi. Li immette però in un contesto diverso come quello della formazione scolastica. Inoltre unisce cattiverie e sentimenti umani a personaggi mostruosi. Perciò offre mille e una possibilità di effetti e affetti speciali, che saranno applicati anche a videogiochi e libri di ogni tipo».
Il regista Dan Scanlon, al suo debutto nella regia dopo una lunga carriera da disegnatore e autore delle storyboards di molti film Pixar, afferma: «La Monsters University è stata creata nientemeno che nel 1313, ma, malgrado le evoluzioni dei suoi corsi di specializzazione allignano cattiverie e soprusi tra i suoi studenti. Però, l'amicizia si solidifica anche vincendo insieme le angherie e il primo giorno del college è una festa di trovate, moniti, suggerimenti. Come la festa da ballo, il battesimo delle matricole. il mostro Mike Wazowski, entrando al college afferma: "Ho lavorato per tutta la mia giovane vita per raggiungere questo momento e voglio diventare un grande spaventatore".
Non sa ancora che alcuni forzuti compagni lo spaventeranno a morte, dileggiando il suo unico occhio e cercando di umiliarlo, ma ogni cosa concorrerà a prepararlo alla realtà, alle partite di football, al team di ping pong e anche a fronteggiare il professore filosofo di New Age.
Al film sarà abbinato un autentico gioiello, che tutti già indicano come possibile candidato ai prossimi Oscar nella sezione corti. The Blue Umbrella diretto dal tedesco Saschka Unseld è sicuramente uno dei più bei corti della fucina Pixar/Disney perché in una giornata di pioggia quell'oggetto blu solitario, come perduto in una folla, un giorno incontra un ombrello rosso (non si vedono mai, l'uomo e la donna che li tengono in pugno) e ... Sarà l'esperienza (“Chi ha detto che gli ombrelli non possano avere una loro vita e sentimenti?”, dichiara Saschka) a rendere forti quei due parapioggia nel loro cammino. Spiega Quaroni: «In questo caso è stata messa in pratica la grafica fotorealistica, che ha un grosso peso nell'animazione moderna perché ripropone con fantasia la realtà».
[ Indietro ]
Articoli per film Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (366 letture) |