Demoni, incubi e sbadigli
di Giovanna Grassi
Con grande abbondanza di effetti speciali, fantasmi, mostri, crocifisse e suore ambigue, nonché demoni sotto mentite spoglie, giunge sugli schermi Nightmare 3. Il film, ispirato all’idea originale e ai caratteri di Wes Craven, regista "in primis" e per questa ultima puntata soltanto co-autore della sceneggiatura, sta ottenendo un grande successo oltreoceano dove è stato distribuito quasi parallelamente all’Italia.
Tipico prodotto horror di solida presa commerciale, realizzato da una società indipendente, Nightmare 3 si affida, come in passato, alla maschera orripilante dell’attore Robert Englund, che come nelle fatiche precedenti appare con il volto adunco e piagato e con unghie lunghissime capaci di uccidere e di tramutarsi in affilate e pericolosissime lame di rasoio. Il trucco del personaggio interpretato dall'attore, il popolare e più volte morto e risorto Freddy Krueger, che regge la fila del racconto è dovuto a Kevin Yagher, un venticinquenne apprezzato anche per Venerdì 13 e Trick or Treat. Più ricco e curato nella veste tecnica dei film della stessa serie che lo hanno preceduto, questo prodotto è ambientato in una città "di profondità" degli USA in cui vengono ricoverati sei ragazzi che hanno tentate il suicidio.
Il tema, di grande attualità in USA dove sono in pauroso aumento i tentativi di suicidio degli adolescenti, devia subito verso la più pura e collaudata "fiction" e si sviluppa in esterni e in interni, tra l'ospedale in cui un'ala abbandonata risulta popolata da misteriose presenze dì un inquietante passato, e strade, piazze e zone dell'inconscio e regni dell'aldilà.
Molto complicato nell'intreccio, il prodotto affastella spunti e temi cari al cinema della paura e procedendo per accumulazione, presenta un ottimo Craig Wasson, visto in Gli amici di Georgia di Arthur Penn, nei panni di un dottore deciso a vederci chiaro. In una partecipazione speciale c'è anche John Saxon e riappaiono Zsa Zsa Gabor, attenta a dimostrare il suo fascino sapientemente attempato, e Dick Cavett.
Tra visite al cimitero, passi a due tra fede e scienza e "guerrieri del sogno" destinati a morire e a ritornare nel quotidiano a fianco degli amici bruciati e dei cattivi decisi a fare piazza pulita dei deboli di spirito che credono alla paura e convivono con essa, Nightmare 3 si avvia alla fine.
Destinato a piacere ai fans più incalliti del filone e a chi chiede emozioni forti, il film presenta alcuni giovani attori popolari in USA soprattutto per diversi serial televisivi. È il caso, ad esempio, di Patricia Arquette, figlia d'arte e sorella di Rosanna.
Sorretto dalla buona colonna sonora di Angelo Badalamenti, dalla fotografia livida e notturna di Roy Wagner e dagli effetti speciali di Peter Chesney, Nightmare 3 aggiunge poco di nuovo al cinema dell’inconscio-spettacolare-horror e, tra la luce e il buio, il male e il bene, alterna e genera sbadigli e sorrìsi increduli.
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