Superman eroe romantico di una love story fantastica
di Giovanna Grassi
Jeannot Szwarc, un regista di origine francese emigrato a Hollywood e noto per Squalo 2, ha scritturato l'attore di Superman Christopher Reeve non più per volare nello spazio, ma per viaggiare nel tempo, spinto da un classico e isperato "amour fou".
Nel copione tratto dal romanzo Bid Time Return di Richard Matheson anche autore della sceneggiatura, Christopher Reeve si chiama Richard Coller ed è un giovane, apprezzato, ma insoddisfatto commediografo. Un'ombra di malinconia segna la sua personalità e la sua vita scorre inquieta e solitaria in un lussuoso attico di Chicago. Un giorno, spinto da qualcosa che lo riporta nei luoghi ove aveva compiuto gli studi universitari, lo scrittore si dirige in macchina verso un albergo neoclassico, non lontano da un lago. Aggirandosi nella hall incontra lo sguardo di una splendida donna, che da una fotografia scattata nel 1912 gli sorride. La storia chiarirà poi che quella stessa donna, ormai invecchiata, aveva consegnato a Richard un orologio nel 1972, al termine della rappresentazione di una commedia dell'autore, mormorandogli: "Torna da me". Collier indaga e scopre che la fanciulla della fotografia si chiama Elise McKenna.
Attrice di grande successo, aveva calcato le scene rivelandosi donna indipendente nella propria vita, dominata però sul piano professionale da un potente impresario, Richard Collier «sente» di amare quella donna oltre se stesso, oltre il tempo, e grazie a una forma di autoipnosi, ritorna al 1912, Così il commediografo incontra in abiti d'epoca l'amata e rivive la seduzione di un grande amore, sospeso tra la realtà e il sogno. Il romanticismo del sogno passionale di Richard, tuttavia, ha vita breve e lo scrittore, come ammalato dall'intensità del proprio desiderio di assoluto, si ritrova chiuso in un lacerato isolamento.
Diretto con sensibilità e grande partecipazione da Jeannot Szwarc, Somewhere in Time è un atipico film di fantascienza. In tempi di astronavi e scontri stellari computerizzati ci ripropone il mistero dell'amore e ricostruisce con grande cura figurativa il dècor di un 'epoca contrapponendolo, nella sua morbidezza scenografica, al realismo degli Settanta. Interpretato con convincente espressività ed aderenza da Cristopher Reeve, dalla dolce Jane Seymour e da Cristopher Plummer, segaligno impresario, Ovunque nel tempo si avvale della fotografia ora "flou" ora sapientemente contrastata di Isidore Mankofski e delle bellissime musiche di John Barry.
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