Fantastico viaggio nel tempo
di Giovanna Grassi
Apparso sugli schermi americani prima di Ritorno al Futuro e di Peggy Sue si è sposata, questo interessante film di science fiction si muove tra passato e presente: prodotto da John Carpenter è diretto da Stewart Raffill di cui si ricordano La grande avventura e Gli zingari del mare.
Interpretato dall'allora appena lanciato giovane attore Michael Parè, precedentemente apparso in La banda di Eddie e poi in Le strade di fuoco, il film mescola temi sociologici a toni fiabeschi e oscilla, con colori e scenari da aurora boreale molto affascinanti e benissimo fotografati da Dick Busch, tra il 1943 e gli anni ottanta. Il copione scritto da William Gray e Michael Jenover è, in sostanza, al di là di una storiella sentimentale che serve agli autori per movimentare l'intreccio e tingere di rosa l'avventura, la cronistorie di un esperimento militare condotto durante la seconda guerra mondiale dalla Marina americana per rendere «impercettibili» le navi da guerra.
A causa di fortissime radiazioni e di uno sbaglio di calcoli, però, una imbarcazione e tutto il suo equipaggio spariscono inghiottiti da un immenso buco nero che, generando scariche elettriche, diventa un pericolo immane per l'umanità.
Con un po’ di confusione e non sempre in grado di riordinare i diversi tasselli della cronaca dei fatti, il film ci racconta il viaggio dal passato verso il presente di due marines, Jim e David. Il primo, dopo alcune vicissitudini, scampa a ogni pericolo e rientra nel passato mentre David si trova catapultato nel nostro tempo con prevedibili e talvolta divertenti atteggiamenti stupefatti di fronte alla società dei consumi, ai grattacieli che non conosce, alle nuove e per lui troppo leggere lattine di Coca Cola.
Chiarito il problema, tra cataclismi di ogni sorta, David ritorna sui luoghi delle sue radici e scopre che il padre è morto, che la vita è andata avanti con un pericolo sempre incombente generato proprio da quell'antico e tragico esperimento di cui lui è stato vittima.
David, che nel suo cammino negli "anni ritrovati" è aiutato da una ragazza innamoratasi di lui, decide allora di incontrare lo scienziato che aveva messo a punto "Il fenomeno" di dissolvenze energetiche e attua un suo esperimento: ritornare all'attimo del suo primo piano militare, modificare il passato venendo dal presente. Ci riuscirà con un happy end hollywoodiano che rende meno interessante il film catastrofico e che fa riapparire la nave scomparsa chiudendo il buco nero e permettendo al frastornato eroe di riabbracciare la fanciulla amata.
Sebbene talvolta incongruente, il film di fantasociologia ottimistica ha un suo fascino immaginifico: deserti, villaggi, scenari desolati, bianche distese di sabbia si inseguono tra cieli nuvolosi, vortici e tornadi apocalittici.
Ottimi gli effetti speciali e vivace la recitazione di un cast giovane ed espressivo che affianca a Michael Parè l'attrice Nancy Allen, un tempo prediletta da Brian De Palma, e Bobby Di Cicco.
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