Sopravvissuti
di Matteo Cortini e Leonardo Moretti, "Elfheim" n. 9, ed. Asengard, 2010, 14,50 €, 288 pagg.
Ottimo romanzo sf/horror ambientato in un dopo apocalisse nel quale, sulla Terra, vagano una marea di non-morti, zombi dovuti non si sa a che cosa, e pochi sopravvissuti, appunto.
I protagonisti sono un manipolo di quattro di questi ultimi, tre uomini e una donna, due militari e due civili, ciò che resta di uno che era molto più numeroso ma che la varie traversie ha falcidiato.
Il capo è un inglese dei reparti speciali con la faccia sfigurata da un’esplosione, detto Teschio, e l’altro militare è un ex nazista, ed è il protagonista/narratore; siamo in una sorta di universo parallelo nel quale la seconda guerra mondiale non è finita, in quanto, appunto, sono spuntati da non si sa dove questi zombi, a devastare tutto molto più di essa.
Leggiamo quindi delle loro avventure in questa Terra devastata, nelle quali sono ferocia e istinto di sopravvivenza a predominare.
Poi, incontrano un loro vecchio amico, che li porta in una specie di paradiso; un rifugio sicuro, con cibo in abbondanza, isolato dagli zombi.
Ma loro saranno troppo impregnati della violenza del mondo di fuori, e vi porteranno il seme che condurrà quel posto alla distruzione.
E, alla fine, anche il protagonista/narratore sarà diventato un Morto, anche se conservando la propria coscienza, consapevolezza: "Niente più sonno, niente più incubi. Un’eternità di veglia." (pag. 282).
Appassionante, decisamente molto forte, per le descrizioni delle macellerie varie, cosa che, innegabilmente, è una delle cose che più lo rendono tale, è anche scritto molto bene, in una prosa che sa miscelare il prosaico ed il poetico in un’ottima gradazione.
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