Il diavolo anti-rock
di Maurizio Porro
Prima sorpresa: "Riposseduta" ("Repossessed") in cui Linda Blair, che a 12 anni nel 1973, sputava verde e faceva i suoi prodigi teenageriali e isterici nell'«Esorcista», torna sugli schermi di nuovo indemoniata, non e un film dell'orrore, ma una satira del genere.
Seconda sorpresa: è anche un film divenente, in cui naturalmente bisogna scegliere qua e là nell'accumulo indiscriminato delle trovate e delle gags, ma il regista e sceneggiatore Bob Logan si destreggia tra lo stile alla Woody Allen e quello di Abrahams e Zucker, buttando in satira, con la scusa dell'horror, anche molti "ways of life" americani.
Preparatevi dunque a ridere fin da quando Nancy, la tranquilla casalinga esorcizzata da bambina (conserva perfino un attestato firmato anche dal Santo Padre) che ora assomiglia a Debbie Reynolds ed è una perfetta mogliettina riccioluta "made in USA", vomita sul marito e i figli, ringhiando e facendo roteare la testa, proprio come accadde diciassette anni fa.
Il giovane prete che viene chiamato in soccorso mentre la famiglia riunita gioca allo spiritismo non è però abilitato al caso, e infatti finisce con un po’ di sesso e via. Egli si rivolge a padre Mayii. il narratore, che è un esorcista molto esperto ma ormai in pensione, e che per dì più si rifiuta di intervenire quando si accorge che si tratta dello stesso demone che aveva già scacciato da Nancy bambina.
Sarebbe ingiusto seguite per filo e per segno gli ottantaquattro minuti di proiezione, basti sapere che due scaltri predicatori ed entertainer religiosi, Ernest e Fanny, organizzano la ripresa dell'esorcismo in diretta televisiva, per risolvere i problemi finanziari del network.
Succede naturalmente di tutto, che il diavolo passi di corpo in corpo e che la povera donna faccia uno show particolarissimo, anche per mezzo dei soliti effetti speciali, che, pur tradotti in grottesco, rallegrano il surreale del film: corpi che levitano, letti che scalpitano e occhi con lenti a contatto demoniache.
Infine, per sfrattare il Maligno, ecco la trovata: farlo assistere a un concerto rock, cui prenderà parte anche il Papa con chitarra.
«Riposseduta» è un film-calderone che alterna banalità e qualche volgarità paratelevisive a battute divertenti, mentre le situazioni canoniche dell'horror movie sono ribaltate in ridere, giacché a volte basta premere leggermente un pedale per rovesciare gli effetti in platea.
A questo esorcismo più pazzo del mondo, oltre a Linda Blair, che ha la simpatia di ironizzare in flash back sul famoso film di Friedkin che la lanciò come bambina prodigio e paranormale, partecipa un esorcista spiritoso come Leslie Nielsen ("Una pallottola spuntata"), che si rivolge spesso in diretta al pubblico, buttando tutto sul cabaret. Il suo giovarle assistente è l'attor giovane Anthony Starke, mentre i due «pataccari» mistici, americani puro sangue, sono i simpatici Ned Beatty (che era nella setta di "Superman" ed è uno dei più brillanti caratteristi di Hollywood) e la sua compagna Lana Schwab, dotata di un barboncino rosa, l'unico che farà una fine adatta a un film dell'orrore.
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