Stella rossa
di Fabio Oceano, "Fantascienza.com" n. 14, ed. DelosBooks, 2008, 14,00 €, 272 pagg.
In un universo parallelo nel quale ad essere egemone è una non dissolta Unione Sovietica, questa, incalzata da un’Unione Europea che si fa sempre più potente, costruisce una super astronave che dovrebbe assicurarle la supremazia dello Spazio.
Ma questa, nel suo volo di prova, finisce in "… un wormhole…. Una scorciatoia tra due punti dello spazio" (pag. 133) o del tempo; e non solo; "… il nostro wormhole non ci ha portati in un punto diverso dello spazio e del tempo. … ci (ha) trasportato in un altro continuum, un universo parallelo a quello da cui siamo partiti." (pag. 134).
Che è, esattamente… il nostro. In un futuro prossimo.
"Se immaginiamo che esistano altri… universi simili al nostro ma diversi per alcuni particolari, possiamo supporre che in uno di questi universi paralleli i sovietici abbiano costruito la Stella Rossa, e che questa sia poi capitata nel nostro universo passando attraverso la perturbazione gravitazionale." (pag. 125).
Da qui la trama, che vede tutte le diffidenze e le paure di entrambe le parti, quando si rendono conto di quanto è accaduto.
Alla fine prevarrà il buon senso, e quei sovietici potranno tornare al loro universo, così come sulla nostra Terra si comincerà a tentare di raggiungere il livello tecnologico di quelli, rivelatosi molto più avanzato.
Davvero un bel romanzo, avvincente, scritto in una prosa più che discreta, anche senza mai arrivare a chissà quale qualità.
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