di Claudio Carabba

"È un attore in ascesa. Sta girando il seguito di un remake". La battuta velenosa, buttata là da Woody Allen in uno dei brillanti dialoghi di Celebrity, non è casuale. Per l'appunto di seguiti e di remake è zeppa la stagione americana. Il fantasma di Hitchcock incombe per le riletture di un erotizzato Delitto perfetto e addirittura di uno Psyco firmato dal genio pazzo Gus Van Sant. Intanto è già in giro per le sale City of Angels, del mediocre Brad Silberling, favola sugli angeli in terra liberamente ispirata al Cielo sopra Berlino di Wim Wender. Già l'originale peccava, al di là di qualche bella immagine in bianco e nero, di un eccesso di romanticismo, figuriamoci la copia hollywoodiana interpretata da Nicolas Cage che, con la sua bella faccia da assassino, è spaesato nei panni del celeste custode. Scream 2, del leggendario Wes Craven, è invece un seguito ironico e spudorato: Parte alla grande, con un doppio assassinio in una sala cinematografica; poi ha una fase sin troppo autoironica, come se il vecchio stregone fosse stanco e non credesse più neppure lui al fascino della paura; ma si riprende in un cruento finale sul palcoscenico di un teatro. Fra attori di seconda fila, Neve Campbell si conferma una magnifica preda, difficile da catturare. E il saluto telefonico del serial killer ("Non vi sto disturbando, vero?") è già un grido di riconoscimento per gli amici dell'orrore.

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