di Giovanna Grassi

Dopo L'uomo ragno al terzo round, sarà un'altra terza puntata, quella del cartoon Shrek, ad aprire un'estate hollywoodiana che si prospetta ricca di blockbuster, anche sul mercato europeo estivo. Un'estate che tra breve vedrà il ritorno del pirata e capitano Jack-Johnny Deep dei Caraibi, giunto pure lui al numero che Dante definiva perfetto, come Ocean Thirteen, Bourne Ultimatum e Rush Hour 3, tutti alla tripletta. Accortamente, gli studios hanno rimandato ad agosto un cartoon tra i più attesi, The Simpsons Movie.

Shrek sarà subito dopo braccato dal topo che vuole essere raffinato chef parigino in Ratatouille, dai pinguini che cavalcano le onde in Surfs Up e da un nuovo eroe, Oopsy Bear, un cucciolone deciso a sconfiggere il feroce Grizzle, completamente realizzato al computer e che già impazza come giocattolo color verdognolo, al pari di Hulk.

Per Shrek the Third è disponibilità totale delle super voci (tra le più pagate di Hollywood): dalla regina Julie Andrews alla Principessa Fiona-Cameron Diaz, all'intellettuale e comico Mike Meyers, ad Antonio Banderas, Eddie Murphy, Eric Idle dei Monty Python nuovo arrivato nella parte di Merlino, a differenza del veterano John Cleese (voce del Re della contrada lontano, lontano da dove), passando per Justin Timberlake, neo-principe fuggiasco che dovrà salvare il regno braccato dall'infido Prince Charming-Rupert Everett. A conferma del motto di Sean Connery: «Non sarà 007 a rendermi eterno nel cinema, ma la mia voce prestata a un cartoon».

E l'entertainer più famoso d'America, Larry King, presta la voce a Doris, donnetta petulante, seguito dal collega Regis Philbin, sgradevole sorellastra Mabel. Qui le donne diventano amazzoni, esperte di wrestling, capaci di colpire con frecce infuocate gli usurpatori e fare lotta libera per difendere il loro idilliaco territorio. Shrek non pensa affatto a essere incoronato dopo la morte di King Harold ed esilarante è la sequenza in cui, vestito da damerino, imparruccato e stretto dal corsetto (che si rompe), lascia annichilita la corte. Non gli resta che andare alla ricerca di Artie-Justin, cugino di Fiona, il principe fuggiasco al quale non interessa il potere. Intanto, mentre Shrek per trovarlo lascia la moglie in dolce attesa (il che fa presupporre un quarto round), il Principe Charming si impossessa del regno, sbatte in cella animaletti e umani, si insedia con una Corte di Alti Consiglieri e Giudici (similitudini con Bush e il suo Governo?).

Justin, sul quale è stato modellato il personaggio di Artie, dichiara: «Comporrò musica country e alle mie canzoni hip-hop regalerò qualcosa della fantasia del principe che ha capelli biondi, lisci e fisico longilineo, ma nasconde molte frecce al suo arco. Artie è più "cool' di me. L'avventura del ritorno a casa con Shrek e Donkey (Eddie Murphy) mi ha fatto ridiventare ragazzo. Spielberg ha detto che i suoi figli facevano il tifo per me, ma non è un film infantile, anche se Shrek iniziò come un raccontino di William Steig per bimbi, e col visto "PG" i piccoli dovranno essere accompagnati dai genitori, perché l'azione è degna di un western e lo humour è crudo, forte. I miei motivi preferiti nella colonna sonora? "Live and Let Die" di McCartney, "Remember Rock and Roll" dei Ramones, "Immigrant Song" dei Led Zeppelin e la nuova composizione delle Scissor Sisters è magnifica».

Mike Meyers, che farà Walter Mitty dal libro di James Thurber, ruolo che anche Jim Carrey sognava di ottenere perché rese amatissimo Danny Kaye, dichiara: «il cinema d'animazione di oggi ha portato un vento di novità. Ci sono generazioni cresciute con Shrek non con Guerre Stellari e io sono molto affezionato alla battuta: "Essere re non è cosa per tutti". Credo che Shrek sia tanto piaciuto perché è un diverso che impara ad avere fiducia in se stesso. La saga approderà nel 2008 sui palcoscenici di Broadway in un musical mentre stiamo mettendo a punto "Shreek the Hals", una puntata speciale tv, che farà il giro del mondo».

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