Un orco gigantesco affida il neonato Jiro ad una coppia di umani promettendo che dopo quindici anni sarebbe tornato a riprenderselo. Il giovane è in realtà Shutendoji, una figura infernale leggendaria, destinata a superare una serie di terribili prove per scoprire la propria origine e sconvolgere l'intero mondo degli orchi.

Divisa in quattro capitoli, la saga hororr di Shutendoji è il capolavoro del grande maestro Go Nagai (l'inventore di Goldrake e Mazinga), e l'apice del fascino di un certo fumetto che rivisita la tradizione nipponica (la figura dell'orco) con spirito moderno, Ci sono influenze della psicanalisi (gli orchi assumono le sembianze delle persone amate da Jiro) in un discorso d'autore che pone inquietanti interrogativi: il giovane ragazzo deve capire chi, o che cosa è. Al contrario del futile Tarzan disneyano, in questo caso l'identità non è messa in discussione o partire dall'appartenenza o meno od un gruppo (omologazione), ma è una profonda domanda su se stessi, sul proprio corpo e sulla propria funzione nel mondo. La profondità del tema nulla toglie all'incredibile fascino visionario della serie, che si sviluppa attraverso battaglie pirotecniche e continui sbalzi spaziali che costruiscono un clima onirico dal fascino irresistibile. L'uso di componenti horror splatter e di un erotismo esplicito sono funzionali alla storia e contribuiscono al coinvolgimento emotivo dello spettatore, in cui Go Nagai è maestro indiscusso. La sua importanza nel fumetto giapponese è enorme, sia dal punto di vista creativo (è l'inventore della robotica moderna) che da quello produttivo (ha fondato il marchio Dynamic). Ci è piaciuto quindi concludere con il suo inconfondibile tratto questo secondo approfondimento che TELE+ ha dedicato al mondo degli anime.

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