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Ore 21.30: arriva "Il signore delle tenebre" di Steven Spielberg (una primizia per l'Italia)


di Maurizio Porro


Steven Spielberg, classe 1948, è un regista prodigio almeno per due ragioni: prima perché fin da bambino girava filmetti in super 8. seconda perché oggi è il regista dalla cinepresa d'oro, quello che con E.T. (e prima con I predatori dell'arca perduta) ha sbancato i botteghini di tutto il mondo.

Questa sera alle 21.30 avremo la fortuna di vedere uno dei suoi primi film, inedito in Italia, girato per la MCA-TV (associata della Universal) nel '71: in originale si chiamava Something Evil, Italia 1 lo presenta col titolo Il signore delle tenebre.

Prima di raccontare di cosa si tratta - siamo comunque in zona parapsicologica - converrà raccontare la precocità di questo geniale regista della nuova Hollywood, uno dei monelli del cinema, come dice il titolo di un bel libro americano dedicato a lui, Lucas, Coppola, De Palma e Scorsese. Pittoresco è pittoresco. Quando era ancora adolescente Spielberg girò un film di fantascienza che aveva un budget di 450 dollari (il primo ne era costato solo dieci) e che, per interessamento del padre, che affittò una sala, fu proiettato una sera con un incasso di 500 dollari. Già la regola del plusvalore non lo tradiva.

A 13 anni realizzò un filmetto bellìco, Escape to nowhere, che durava 45 minuti, vinse alcuni concorsi cinematoriali.

Ma fu a 16 anni, con Firelight, che iniziò la sua carriere ufficiale: un’opera di fantascienza (era destino ... ) che oggi Spielberg giudica bruttissima. Questo teen ager ossessionato dal cinema si era intanto trasferito in California e qui, a soli 21 anni, ottenne un contratto di sette anni con la MCA-TV, per merito di Amblin', film di 25 minuti che aveva riscosso plausi, premi e fiducia. Spielberg venne intanto a contatto con i nuovi geni del cinema americano.

Cominciò cosi a girare telefilm: la serie "Night gallery", episodi dei serial «The name of the game», "Marcus Welby, M.D.", "Owen Marshall" e "Psychiatrust", oltre a un episodio del tenente Colombo, proiettato anche in Italia. E si trovò anche a dirigere Joan Crawford: con qualche preoccupazione.

Ma le produzioni più importanti che la tv gli commissionò, agli inizi degli anni '70, furono Duel, Something Evil e Savage. Se il primo venne distribuito con successo all'estero nelle sale normali (in America è stato dato invece solo sul piccolo schermo), il regista è ancora oggi molto affezionato al secondo, che appunto stasera vedremo sotto il titolo Il signore delle tenebre.

Si tratta di una vicenda dell'orrore, in cui una famiglia compra una casa in Pennsylvania dove aleggia la presenza del demonio, che naturalmente si incarna in uno dei componenti del gruppo, provocando terrori a catena. Sopra la media, lo dicono i repertori, osservando le buone prove degli attori, tra cui ci sono Sandy Dennis (La volpe, Quel freddo giorno nel parco, Su per la discesa: sempre personaggi nati per perdere e soffrire) e Ralph Bellamy.

Conoscendo la produzione successiva di Spielberg forse non sarà difficile rintracciare in questa sua opera giovanile i legami al mondo del fantastico e dell’irrazionale che hanno poi contraddistinto i suoi capolavori, da Incontri ravvicinati del terzo tipo fino a E.T., anche se lo stile horror forse l'avvicina ancora di più a Poltergeist di cui Spielberg è stato, l'anno scorso, sceneggiatore e produttore.

Anzi, forse Poltergeist è stato una sorta di vendetta verso la tv di quegli anni (che lo costringeva a film atipici non molto notati dal mercato), in quanto gli spiriti maligni in quel film venivano fuori proprio dal piccolo schermo. La presenza di esseri "altri" è comunque una geniale costante della sua ispirazione: in fondo anche il camion di Duel era un alieno, e lo Squalo assomiglia molto a un demonio vendicatore. Ma se nel Signore delle tenebre si tratta del Diavolo (un tributo alla moda esorcista bisognava pur pagarlo), oggi Spielberg predilige gli angeli, magari sotto forma di extraterrestri. Ma, insomma, nasce tutto da questi 73 minuti che attendiamo di vedere con curiosità.






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