Vecchie glorie
di Giovanna Grassi
Questo racconto del terrore tratto da un best seller di Peter Straub e ambientato tra le nevi del Vermont, nel silenzio e nell'eleganza del New England Nelle ville di stile anglosassone, un tempo avevano abitato quattro giovani amici, tutti belli e ricchi. Edward, Ricky, John e Sears erano stati innamorati tenacemente e discretamente della bella Eva che le circostanze avevano tramutato in cadavere in una notte d'estate. Erano stati proprio i quattro amici ad uccidere la donna e poi ne avevano occultato il corpo in una automobile gettata nel lago, che d'inverno si tramutava in una coperta di ghiaccio.
Molto tempo è passato da allora e i quattro amici di un tempo si ritrovano ogni giorno per raccontarsi antiche storie di spiriti e incubi. Il loro gioco pericoloso prosegue nella notte quando tutti e quattro si svegliano come perseguitati da un "silenzioso" e sempre presente cadavere, che un giorno essi capiscono essersi reincarnato nella ragazza che ossessiona il figlio di Edward. Il nome di questa donna è Alma, ma probabilmente sotto le sue fresche sembianze si nasconde lo scheletro di Eva, alla ricerca di una vendetta da consumare sulla carne del figlio di uno dei suoi nemici.
In un racconto d'atmosfera, più che di colpi di scena ed effetti speciali, Ghosts' Story si avvia stancamente alla fine.
Nuocciono alla scioltezza del racconto il montaggio spezzato, le storie dei diversi destini continuamente intersecate tra loro, alcuni personaggi inutili e caricati come il vagabondo psicopatico. Il film vive soprattutto delle consumate apparizioni di alcuni attori del passato: Fred Astaire, John Houseman, Douglas Fairbanks jr., Melvin Douglas qui alla sua ultima recita dopo l’indimenticabile miliardario di Oltre il giardino. Scritturati per tanti "cameo roles" in cui sembrano con ironia rifare il verso a loro stessi, i quattro attori s’impegnano a fondo e, fra un cadavere e un inseguimento, compiono anche acrobazie pericolose per la loro età.
Ma il film manca d'equilibrio e il regista televisivo John Irvin è visibilmente carente di esperienza. Craig Wasson, visto in Gli amici di Georgia e Alice Krige sono i due attori giovani di una équipe stagionata dove la passata gloria degli interpreti contrasta con il nero e misero destino che li perseguita nella finzione cinematografica. C'e anche Patricia Neal, che dopo una lunga e tenace malattia ritorna allo schermo nei panni di una quieta moglie di un inedito Fred Astaire in versione horror.
La musica di Philippe Sarde e la fotografia di Hack Cardiff sono, come sempre, ottime, ma non riescono a dare al faticoso film compattezza di stile e il motivo d'interesse maggiore di Storia di fantasmi finisce con l'essere la presenza, decisamente ingombrante per un racconto di fantasmi, di alcune glorie di un passato che nella finzione del racconto e sullo schermo ritorna con nostalgia.
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