La carezza del destino
di Elisa S. Amore, "Narrativa" n. 559, ed. Nord, 2013, 14,90 €, 490 pagg.
Una ragazza che vive una vita normalissima si innamora perdutamente di un ragazzo appena arrivato nella piccola cittadina nella quale abita.
Un ragazzo che vede per la prima volta in un bosco, dove si era precipitata per cercare il suo cagnolino che vi era corso abbaiando all’impazzata contro qualcosa, o qualcuno. Dopo aver visto una sorta di lampo sopra la testa del suo miglior amico.
Lo vede come sospeso nell’aria, e, nei suoi occhi qualcosa di sovrannaturale.
Ma poi andrà alla sua scuola, con quella che potrebbe essere la sua ragazza, ma anche una sua sorella.
Sono entrambi di una bellezza abbagliante, e stanno sempre assieme.
Ma poi Gemma, la protagonista, comincia ad avvertire spesso delle presenze, accanto a sé, come se ci fosse qualcuno che però non riesce a vedere.
E a fare dei sogni molto vividi nei quali parla, e non solo, con quel ragazzo meraviglioso.
Il libro è diviso in parti che sono, alternativamente, dal punto di vista di Gemma e di Evan, quel ragazzo.
Lentamente, si comincia a squarciare il velo di mistero che li circonda; capiamo che sono davvero qualcosa di sovrannaturale, che il loro compito è quello di… uccidere.
Uccidere degli umani, per con conto di una qualche entità sovrumana, appunto.
E che Evan deve uccidere… Gemma.
Il dramma che vi racconta è questo.
E deciderà di disobbedire al suo ordine, e di salvare la vita alla sua amata quando ormai la trappola che lui stesso le aveva costruito stava per ucciderla.
A questo punto il romanzo cambia registro, e ci si inoltra per sentieri decisamente non quotidiani.
Gemma è ancora in pericolo, perché quell’entità che la voleva morta presto si accorge che il suo destino non si è compiuto.
E Evan vuole proteggerla a tutti costi, anche a quello, appunto, di andare contro alla sua stessa essenza, a ciò che lui è ed è sempre stato.
Un angelo. Della Morte, ma un angelo.
Della progenie maledetta di Eva, condannata a vagare per la Terra, impossibilitata a vedere, nell’Eden, dove può andare, ma che gli risulterebbe vuoto.
Che ha come compito quello di portare le anime dei mortali in paradiso, secondo il loro destino di morte.
Un altro Angelo della Morte proverà a portare Gemma al suo, destino, ma Evan lo impedirà nuovamente, dovendolo addirittura uccidere.
Anche Gemma morirà, ma, dopo aver visto il proprio corpo esanime dalla propria forma eterea, vi sarà ricondotta dal suo… angelo, e dai suoi fratelli.
La trama è anche più complicata, di così, vi sono varie altre vicende, ma basti così.
È facile riconoscervi il modello di Twilight, con la mortale e il vampiro/angelo, l’innamoramento, le forze contrarie dalla parte dell’anomalo, e l’amore che poi trionfa.
Vi è poi decisamente anche un richiamo al mito di Romeo e Giulietta, col tragico destino che separa gli amanti.
Comunque, è scritto abbastanza bene, e le trovate fantastiche sono varie, divertenti e abbastanza originali, anche se vi si esagera decisamente con gli illanguidimenti; il dolciastro dell’Amore vi è ad ogni pagina, girato e rigirato in varie salse, ma sempre.
Ne sono già usciti ben tre seguiti (vedi).
Originariamente, era stato autopubblicato in internet, poi il tam tam dei consensi l’ha portato alla pubblicazione cartacea.
Altri contributi critici: "Io ho letto", di Erica Mandru, "Io donna", supplemento del "Corriere della sera" del 23/11/2013
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