Brividi per il musicista
di Giovanna Grassi
Opera seconda, dopo l’interessante Macabro e La Venere d’Ille firmato in collaborazione con il padre Mario di Lamberto Bava, il figlio di colui che è stato giustamente definita "un artigiano romantico del nostro cinema", ricordato oltr’Alpe come "il mago italiano del brivido". Presentato al recente Mystfest di Cattolica, il film La casa con la scala nel buio è completamente ambientato a Roma, in scenari postmoderni, e narra la strana vicenda in cui si trova invischiato un musicista impegnato nella composizione della colonna sonora del film del terrore diretto da una amica.
La donna per suggestionare e condizionare con brividi autentici il lavoro del musicista gli ha fatto affittare da un comune amico la costruzione isolata, precedentemente occupata da una ragazza misteriosa chiamata Linda. Il musicista si trova al centro di una catena di omicidi di donne, ex-amiche di Linda, che con la scusa di fare il bagno in piscina si recano a trovarlo. Chi uccide con metodi feroci le ragazze e quali relazioni ci sono tra il film di cui Bruno, il musicista, sta componendo la colonna sonora, e Linda, la precedente affittuaria della villa?
Prendendo spunti da Brian De Palma e Dario Argento, Lamberto Bava ha diretto un film meno originale e compatto di quanto fosse Macabro, ma il mestiere è sicuro e, malgrado il montaggio zoppicante, la tecnica di ripresa e la suspense solide. Ottime risultano le sequenze del film nel film, che hanno alla base un trauma infantile, folgorante chiave di volta del racconto giallo.
Purtroppo gli interpreti non aiutano il regista con una recitazione sopra le righe ed eccessivamente caratterizzata. Le donne hanno funzione decorativa, Andrea Occhipinti si muove con impaccio e vincente risulta il sospettato e ambiguo Stanko Molnar, con la maschera espressiva di Allonsanfan. La fotografia limpida e incisa è di Gianlorenzo Battaglia e le musiche con effetti elettronici sono dei fratelli De Angelis, complici di un regista «orrorifico» il cui talento e mestiere aspettano conferma dopo le prime prove discontinue, ma con momenti che, al di là della scarsità dei mezzi, rivelano una vacazione sincera.
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