La settima strega
di Paola Zannoner, ed. Fanucci, 2007, ed. De Agostini, 2014, 12,90 €, 384 pagg.
Fantasy rivolto agli adolescenti, che racconta di una giovane che, andata ad un parco per consegnare i compiti commissionatele da una prepotente della scuola, si vede inseguita da questa trasformatasi in licantropo, ma poi salvata da una donna misteriosa che aveva incrociato poco prima, a sua volta trasformatasi in orso.
E così, senza stare a perdere tempo a raccontare come fosse, la vita di questa ragazza, veniamo catapultati in piena azione.
Con lei che in quattro e quattr’otto apprende di essere una strega (aveva avuto degli episodi che l’avevano fatta sospettare di essere qualcuno di almeno un pò speciale), tutte le arti magiche, la storia di lei che, nel tempo, è stata fatta morire in vari modi da un’organizzazione di Cattivi che perseguita la magia, e si ritrova a scapicollarsi per il Tempo nel tentativo di salvare queste sue gemelle.
Ecco, non è che sia scritto male, tutt’altro, la prosa è più che gradevole, ma questo suo entrare nel vivo dell’azione subito, senza alcun preambolo, proprio non mi è piaciuto.
È buona regola dire almeno qualcosa, un capitolino o due, sulla protagonista, prima di scaraventarla nell’azione.
E, poi, il ripetersi della medesima modalità, nei salvataggi delle varie streghe nel tempo, viene un pò a noia.
Comunque, come ho detto, è ben scritto, e a volte ha anche qualche buona punta di poeticità.
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