Dove nessuno mai
di Mauro Contini, "Sci-fi collection" n. 1, ed. Tabula fati, 2012, 13,00 €, 176 pagg.
Fantascienza hard con un’idea di base abbastanza innovativa, e cioè che, viaggiando ad una velocità prossima a quella della luce si possa arrivare a viaggiare nel Tempo.
Il racconto è infarcito di molta fisica, che tenta di spiegare la cosa, ma è di difficile comprensione, per i comuni mortali; e lo appesantisce notevolmente.
Una spedizione partita per andare a vedere un oggetto sbucato da un buco bianco (che invece che inghiottire materia ed energia ne sprigiona), arriva appunto ad un punto della propria accelerazione che... praticamente è fermo; in termini assoluti. E da lì comincia a viaggiare all’indietro nel Tempo.
Per poi capire che era quell’astronave stessa, ad essere quell’oggetto sbucatovi.
Davvero molto complicato, da capire.
L’autore deve averlo capito, e così vi ha inserito, a far da collante a tutta la trama, la solita storia d’amore, che è quella che prende di più, e ve l’ha costruita attorno.
Alla fin fine il protagonista tornerà sulla Terra ancor prima che vi torni l’astronave, e avrà il suo sostanziosissimo compenso e la fidanzata che avrebbe dovuto perdere per sempre, se fosse tornato da quel viaggio con l’effetto della teoria della relatività.
La parte migliore, del romanzo, è quella nella quale si sovrappongono le storie dei… due protagonisti, uno che sta facendo quel viaggio cosmico, e l’altro già tornato, suscitando curiosità negli altri protagonisti e, ovviamente, nel lettore.
Comunque, complessivamente, risulta una lettura piuttosto pesante, per tutta quella fisica davvero troppo difficile, e per il linguaggio che vi si usa, piuttosto piatto ed incolore, senza il minimo battito d’ali poetico.
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