Incassi record in Cina per il mostro che sembra un Minion
di Irene Soave
L'ultima mascotte del cinema cinese sembra una piccola rapa dallo sguardo tenero: si chiama Huba, ed è l'erede di una dinastia di mostri che potrebbe invadere la Terra. Partendo, forse, dai cinema: Huba è il protagonista del kolossal d'animazione cinese Monster Hunt, che in tre settimane di proiezioni in patria ha fatto il maggior incasso nazionale di sempre, 290 milioni di dollari, e sbarcherà nel 2016 in tutto il mondo (Italia compresa, dove sarà distribuito da Minerva).
Un confronto: i Minions - altrettanto carini e virali, ma prodotti a Hollywood e usciti negli Usa una settimana prima - hanno registrato, al box office nazionale, lo stesso incasso.
Monster Hunt, esordio alla regia di Raman Hui, già fra gli animatori di Shrek, è la storia - immersa in una Cina senza troppi contorni storici - del popolano Tianyin, che misteriosamente partorisce (avendolo incubato nello stomaco, in barba ai cartoni animati occidentali educational) un mostriciattolo, Huba. A concepirlo con lui, a sua insaputa, è stata la regina dei mostri, che cerca con i suoi scagnozzi (tra cui le superstar nazionali Sandra Ng e Eric Tsang) di colonizzare il suo paesino e, poi, la Terra.
Tra gag che in un film Disney non vedremmo mai - come quando Tianyin, maschio, cerca di allattare Huba - scene strappalacrime, come quella che spopola sul Facebook cinese Weibo in cui Huba scopre di non avere amici, e un generoso uso delle arti marziali, Monster Hunt ha un umorismo «confuso», scrive la rivista «Hollywood Reporter», «ma non senza chances di sfondare da noi».
Non a caso, visto il successo in Cina - dovuto forse anche al divieto, per legge, di trasmettere più di 34 film stranieri l'anno - Huba e i suoi hanno trovato distributori in tutto il mondo; e Monster Hunt si candida a far parte, con La tigre e il dragone (2000) e Hero (2002), dei pochi (per ora) film cinesi che diventano blockbuster anche all'estero.
L'attenzione del cinema cinese al mercato mondiale, peraltro, è sempre più ricambiata: tra gli ultimi esempi ci sono World War Z (2013) in cui la sceneggiatura, che prevedeva un'invasione zombie in arrivo dalla Cina, è stata cambiata per non alienarsi i multisala di Shanghai e Pechino; o Transformers 4, co-prodotto con Paramount da due case di produzione cinesi.
[ Indietro ]
Articoli per film Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (239 letture) |