Cosa succede se uno gnomo arriva in città
di Dino Messina
Sono alti venticinque centimetri, abitano nei boschi, vivono in media quattrocento anni. Sono esseri di indole buona e scherzosa, secondo una tradizione che risale a prima di Aristotele. Paracelso fu il primo a chiamarli Gnomi, nelle Puglie li definiscono Lauri, Massariol nel Veneto, Monacielli a Napoli, Nani Metalliferi nel Piemonte, Orchon nel Biellese.
Cosa succede se questi esseri sono costretti ad abbandonare il loro habitat naturale e a vivere per un certo periodo in una grande metropoli come Milano? È quanto si sono chiesti Filippo Cattaneo e Peter Orbarr nella sceneggiatura di un film che sarà probabilmente realizzato entro l'anno prossimo. Protagonisti i vecchi e saggi elfi Gianlupo, Giangufo, Gianluccio, con i capelli rossi e le barbe lunghe, e i più giovani Ranuncolo, Mirtillo, Mungo, Ribes e Tasso, trasportati, assieme all'albero dove dormivano, nella nostra città.
I fantastici abitanti dei boschi, che non vedevano uomini da circa ottant'anni ed erano abituati a considerarli esseri simili a loro ma soltanto un po’ più grandi, di fronte allo spettacolo di una grande città del Duemila credono di trovarsi di fronte a una nuova specie vivente, che distrugge l'ambiente in cui vive.
È chiaro dalla trama che il film è stato concepito come un apologo ecologico. I due autori lo definiscono un «viaggio nel futuro che è il nostro stesso presente».
Accanto ai pupazzi realizzati da Peter Orban e dal cecoslovacco Marcel Bogosta, che e animatore capo al nuovo teatro delle marionette di Ginevra, reciteranno attori veri.
Accomunati da una grande passione per la natura, Filippo Cattaneo è un allevatore di cani da slitta, Peter Orban ha scritto testi di divulgazione ecologica e geografica, i due autori della sceneggiatura, che saranno anche registi del film, hanno già realizzato insieme audiovisivi didattici e progettato un programma televisivo sull'ambiente in Europa.
«L'idea di un film sugli gnomi - spiega Peter Orban, 39 anni, di origine ungherese - ci è venuta un anno fa, ma questi personaggi fantastici ci hanno sempre affascinato. Già vent'anni fa, quando facevo il pittore, in alcuni dei miei quadri compariva un omino piccolo e dall'aria selvatica».
Le letture di etologia, antropologia e letteratura fantastica, soprattutto Tolkien, hanno contribuito a far maturare nei due autori l’idea precisa di come dovevano essere i protagonisti della loro storia. «Personaggi - dice Cattaneo, 36 anni - molto lontani dall'edulcorata poetica disneyana, ma ispirati a una concezione di realismo fantastico.
Con il titolo provvisorio "Fino all'ultimo gnomo", il film di Cattaneo e Orban dovrebbe avere un basso costo di realizzazione. Buoni contatti sono avviati con una piccola casa di produzione milanese e già sono stati realizzati accordi con alcune associazioni ambientaliste per lanciare nel migliore dei modi possibili questa favola ecologica.
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