Un thriller firmato Steven Spielberg
Il primo amore non si scorda mai.
Dopo le avventure di Indiana Jones, le atmosfere goliardiche di Peter Pan in Hook - Capitano Uncino e la maestosità dei dinosauri della saga di Jurassic Park, Steven Spielberg torna a una dimensione che conosce bene, quella che vede l'interazione tra bambini ed extraterrestri.
Per il racconto di The Whispers (di cui è il produttore esecutivo), però, sceglie un registro diverso. Se E.T. l'extra-terrestre (vincitore di 4 premi Oscar e due Golden Globe) era un film fantascientifico per famiglie, questa nuova serie tv è in tutto e per tutto un thriller dai tratti inquietanti.
Molti bambini prima o poi si costruiscono un amico immaginario. Ma cosa succede quando la fantasia viene sostituita da una voce reale, una voce che propone, che convince, che non fa sentire più soli? Come si affronta un nemico misterioso e invisibile che li porta a compiere azioni terribili, persino contro i loro stessi genitori?
La storia si basa sul racconto fantascientifico Zero Hour di Ray Bradbury del 1951, a cui però si aggiunge tutta la tecnologia dei giorni nostri.
Non ci sono più limiti alle azioni dei bambini, convinti da quell'entità invisibile che si tratti soltanto di un gioco.
E così cercano di uccidere la loro famiglia, rubano segreti di stato, organizzano attentati, fanno esplodere bombe.
A indagare su questa lunga serie di strani fenomeni è l'agente dell'FBI Claire Bennigan (Lily Rabe, al suo primo ruolo da protagonista in una serie, dopo le sue apparizioni in American Horror Story), specializzata in psicologia infantile. Con lei il marito, il pilota Sean, interpretato da Milo Ventimiglia (Una mamma per amica, Heroes), e Wes Lawrence, interpretato da Barry Sloane (Revenge), del Dipartimento della Difesa.
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