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Recensione di Franco Ricciardiello a "Linea calda Ophiucus"


Si tratta di un'altra opera prima, dell'ormai famosissimo John Varley (di lui, l'Editrice Nord ha recentemente tradotto il corposo Steel Beach). E il romanzo di avvio della serie degli Otto Mondi, affresco di storia futura di una umanità cacciata dalla Terra a causa di invasori extraterrestri. Gli otto mondi sono gli altri pianeti del Sistema Solare: La spiaggia d'acciaio è ambientata sulla Luna, 200 anni dopo l'Invasione, mentre The Ophiuchi Hotline si svolge 3 secoli dopo tra il satellite terreste e i pianeti esterni, con puntate fino a Plutone e oltre, in direzione della stella 70 Ophiuchi. Da mezzo millennio, a partire dalla cacciata dal pianeta Terra, l'umanità è bersagliata da un fascio direzionale di informazioni compresse proveniente da questa stella. Una lontana razza di alieni sta trasmettendo ai terrestri tutte le proprie conoscenze, le quali permettono un progresso enorme della tecnologia e della cultura umana. Tutto bene, fino al momento in cui uno strano messaggio sembra domandare agli esseri umani il conto di 5 secoli di trasmissioni gratuite.

Il romanzo segue le vicende dei cloni di Lilo-Alexander-Calypso, esperta di genetica condannata a morte (sentenza che comprende anche la distruzione di tutti i propri cloni). Uno di essi viene riportato in vita e utilizzato dal miliardario Tweed per la sua guerra personale contro gli Invasori. Tuttavia, sapendo che avrebbe potuto incorrere nella pena capitale, Lilo aveva preparato un altro clone in una apposita base nei pianeti esterni. A un certo punto, nella seconda metà del romanzo, vi sono tre Lilo contemporaneamente in circolazione.

Romanzo estremamente discontinuo, ricco di idee, recupera con originalità il mito della clonazione infondendogli nuova vita. È una sorta di space-opera molto hard, più soddisfacente nella prima metà. Lester Del Rey ha criticato l'autore per avere inserito troppi elementi nella narrazione, mentre Sandro Pergameno nella presentazione individua proprio nella compressione di diversi concetti la ricchezza del romanzo. Sarei più propenso a concordare con Del Rey: mi sembra un romanzo freddo, con personaggi leggermente stereotipati (tranne Javelin, la cercatrice di buchi neri), ma leggibilissimo anche se scritto forse con troppa fretta.






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