L'umanità futura del romanzo di Varley è come un pesce agonizzante su una spiaggia d'acciaio. Esiliata sugli inospitali pianeti del sistema solare a causa dell'occupazione della Terra da parte di misteriosi invasori, si è affidata completamente ad una avanzatissima tecnologia che ha affrancato l'umanità dalla fatica fisica, dalle Malattie, dalla morte. Sotto la superficie della Luna, dove si svolge questo romanzo ambientato in una storia futura detta "degli Otto Mondi", una colonia umana tecnologicamente avanzatissima vive un'esistenza avvitata su se stessa sotto la confortante tutela del CC, il computer centrale in grado di garantire la sopravvivenza della società e di agire da interfaccia per ogni singolo cittadino. Tra le conquiste di questo vivido mondo futuro di Varley possiamo annoverare le bionanotecnologie, vera summa del progresso umano, che permettono tra l'altro un vorticoso cambiamento di sesso. La protagonista Maria Cabrini all'inizio della narrazione possiede identità maschile e pseudonimo di Hildebrandt Johnson, poi dopo circa cento pagine eccolo affrontare l'operazione (ordinaria routine benché cara) e tornare donna con il nome di Hildegard Johnson. Tratto caratteristico della società è la perdita della capacità di leggere da parte della stragrande maggioranza degli uomini e delle donne, oramai immersi in una cultura visiva. Ancora, la necessità di un esilio volontario dall'alienazione tecnologica spinge migliaia di persone nelle Disneylands, encleves nelle quali il progresso tecnologico viene artificialmente mantenuto ai livelli del 19° secolo per permettere un recupero dell'attività artigianale, manuale. Queste Disneyland hanno quasi tutte, molto americacentricamente, nomi tratti dalla geografia USA: Texas, Kansas, Pennsylvania etc. Hildy Johnson è la giornalista free-lance di punta di un mass-media che diffonde notizie in tempo reale, chiamato newspad. Il romanzo appare come una raccolta di avventure piuttosto slegate, tenute insieme dalla crisi esistenziale che lega strettamente la vita di Hildy Johnson al CC, il quale scopre di aver "contratto il virus del suicidio", il vizio assurdo che sta corrompendo la colonia sublunare.

Questo esile filo che lega insieme gli episodi del romanzo. Fra tutti, il più bello è certamente quello apparso come racconto a parte, con il titolo La ragazza Venerdì (His Friday girl) sul numero di agosto 1992 dell'Isaac Asimov SF magazine (tradotto in Italia sulla omonima rivista di Daniele Brolli nel marzo del 1993). Si tratta di un gioiello, una pietra preziosa incastonata nel cuore di questo romanzo troppo lungo anche se costellato di buone invenzioni narrative. Fra queste ultime citiamo gli Hainleinisti, sorta di superscienziati che vivono ai margini dell'umanità lunare, il ruolo dell'informazione e quello degli sport violenti. In conclusione, sfrondato di troppi episodi superflui La spiaggia d'acciaio avrebbe potuto essere un capolavoro come prometteva la battuta iniziale: "Entro cinque anni, il pene sarà obsoleto" disse l'addetto alle vendite.

Articoli per bibliografie e saggi sulla sf italiana

Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (294 letture)