Il mondo è fantasy dopo l'olocausto
Le pietre magiche di Shannara è il titolo del secondo romanzo della saga fantasy creata da Terry Brooks più di trent'anni fa. Si tratta anche del libro da cui è tratto, in parte, il primo adattamento televisivo della realtà inventata dallo scrittore americano.
Una saga praticamente infinita, quella di Brooks, composta da 11 trilogie e cicli e che ha venduto oltre 21 milioni di copie nel mondo. Dopo Il Signore degli Anelli, in pratica, è il fantasy più conosciuto. Motivo per cui gli occhi sono tutti puntati su questa produzione, che già dalle prime anticipazioni mostra una qualità cinematografica.
Ma al contrario dell'universo creato da Tolkien, il regno di Shannara non è ambientato in una realtà alternativa. Tutto si svolge sul nostro pianeta, la Terra. A cambiare è solo la linea temporale: siamo 2000 anni dopo un olocausto nucleare avvenuto ai giorni nostri. Elfi, gnomi, nani e troll altro non sono che esseri umani che hanno subito diverse mutazioni nel tempo.
Tra le nuove specie, nel corso degli anni, sono nati molti conflitti.
Anche se nel momento in cui si apre la storia i rapporti tra le razze stanno migliorando e nei Quattro Regni prosperano l'equilibrio e la pace.
La serie, girata in Nuova Zelanda - proprio come la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson - e che vede tra i produttori esecutivi lo stesso Terry Brooks, ha per protagonisti tre ragazzi (l'elfa Amberle, il mezzelfo Wil dotato di pietre magiche - quelle citate nel titolo del romanzo - e l'umana Eretria) che partono insieme per un'avventura epica.
Ai tre impavidi ragazzi è affidato il compito di salvare l'Eterea, l'albero mistico dalle foglie rosse messo a protezione del Regno degli elfi contro le forze del male, che si sta ammalando per via di un incantesimo. Solo rompendo la maledizione i demoni scompariranno e la barriera che separa il mondo dal male tornerà intatta.
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