Nasce a Milano un Faust elettrronico e rock
di Dino Messina
La capitale della pubblicità, del design, della moda, del videoclip produce il primo film italiano, e probabilmente mondiale, realizzato completamente con sistemi elettronici. È infatti milanese la casa di produzione "Metamorfosi", milanese il regista, Marco Poma, quasi tutti milanesi gli attori e quanti hanno collaborato all'ideazione e alla realizzazione di "Mephisto funk", un film di un'ora e venti che è una versione moderna e rock del "Faust" di Goethe.
Siamo stati nella sede della casa di produzione , in un vecchio cortile di via Scaldasole, vicino a corso di Porta Ticinese, per vedere in anteprima, su video, qualche scena del film, ma soprattutto per parlare con il regista Marco Poma e l'organizzatore della produzione Girolamo Modenato, che con una piccola struttura sono riusciti a strappare, almeno dal punto di vista tecnologico, il primato cinematografico a Roma.
«Non è casuale – spiega il quarantenne Marco Poma - che il soggetto del primo film completamente elettronico sia il "Faust" goethiano, un'opera in cui sin dal prologo è presente il tema dell'innovazione».
Secondo il regista di «Mephisto funk» è anche una coincidenza significativa che quest'anno il "Faust" sia, un titolo ricorrente anche sulle scene teatrali. Glauco Mauri allestirà, in "prima" a Treviso, con la sua compagnia, il "Faust" di Goethe e curerà la regia dell'opera di Gounod. "Un tema di grande attualità - continua Poma - soprattutto per le implicazioni diaboliche della tecnologia."
Ma quali sono le macchine che hanno reso possibile la realizzazione con il computer di un Faust versione rock? "Due strumenti sono particolarmente importanti - risponde Girolamo Modenato - "Harry" arrivata a Milano in agosto, che semplifica moltissimo il montaggio, offrendo nuove soluzioni creative e il "Paintbocks", che risolve magistralmente tutti i problemi di trucco».
Il 3 giugno scorso sono iniziate le prove e tra qualche settimana il film, che è stato girato per due terzi in Toscana e un terzo a Milano, sarà pronto per la distribuzione.
Assieme al film verrà presentato un disco con le musiche della colonna sonora realizzata da Maurizio Marsico. La sceneggiatura. musicale è di Giuseppe Baffo Banfi.
In questo «Faust» in versione digitale esiste una sceneggiatura musicale, ma è stata abolita la sceneggiatura tout-court. «Sì, perché l'uso del computer - spiega Marco Poma - ha rivoluzionato completamente il modo dì fare cinema. La sceneggiatura è stata sostituita da una "story board", composta di tre parti, "videoscript", descrizione delle atmosfere, di Gino Ballabio, dialoghi, di Michelangelo Coviello, e visualizzazione. fatta da me».
Non esiste lo sceneggiatore, e nemmeno lo scenografo, che è sostituito dal designer, in questo caso dai fiorentini Vincenzo Iavicoli e Maria Luisa Rossi La stilista milanese Cinzia Ruggeri ha preso il ruolo della costumista. La videografia digitale è stata realizzata da Cristina Vannini, che solitamente lavora in pubblicità.
E il regista? Per dirla con la metafora usata da Poma «diventa un "playmaker" che distribuisce la palla ai collaboratori perché vadano in rete. Il suo ruolo di protagonista si trasforma anche perché con questo modo di lavorare i contributi esterni condizionano pesantemente il progetto iniziale." Un'autonomia di cui sono partecipi anche i protagonisti tradizionali di questo film milanese anche per quanto riguarda il trasferimento su pellicola, realizzato dalla TTC: Flavio Bacci, nelle vesti di Mephisto, Alessandro Ferrara, che interpreta Faust, Laura Ferrari che è Margherita, Sebastiano Flocamo, nella parte di Valentino.
[ Indietro ]
Articoli per film Copyright © di IntercoM Science Fiction Station - (311 letture) |