Vesuvio break out
di Giorgio Riccardi, "Ritorno a Dunwich", ed. Dunwich, 2015, 9,90 €, 216 pagg.
Horror d’ambientazione nostrana, è, però, bruttino.
In forma diaristica, vi si racconta dell’esplosione, appunto, del Vesuvio, e del conseguente (??) diffondersi di zombi.
Il diario lo tiene un napoletano che, al momento dell’esplosione, si trovava a Londra, e che, tornato, va nella zona del disastro per cercare i suoi, di cui non ha notizie.
Atmosfera malsana per via degli effluvi del vulcano, zombi che tentano di azzannare i vivi, il racconto procede con gli scontati episodi truculenti, i ritrovamenti di altri superstiti, i tentativi di trovare un’auto funzionante per andarsene (gli altri, il protagonista/narratore ha il suo obbiettivo).
Ma procede, prevalentemente, in una prosa pessima, senza il minimo slancio, e piena, anche, di svarioni di sceneggiatura, lampanti dimenticanze di quanto si era scritto.
Peccato, perché l’idea non era male, ma andava… scritta bene.
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