L'isola di Heta
di Sandra Moretti, "SciFi collection" n. 9, ed. Tabula fati, 2016, 14,00 €, 184 pagg.
Fantascienza, nel quale una ragazza, seguendo uno stilema che sembra del fantasy, si ritrova all’improvviso… in un altro mondo.
Allontanatasi di poco dal funerale del padre, infatti, si ritrova in un mondo completamente estraneo, il suo svanito nel nulla.
Ma non sarà affatto un qualche mondo fatato, ma un altro pianeta, sul quale vivono esseri umani tali e quali a noi, che parlano la nostra stessa lingua (?!).
I fisici dei quali avevano scoperto un modo per andare negli universi paralleli, uno dei quali è il nostro.
È, quindi, uno degli universi paralleli nei quali l’umanità si è evoluta.
La trama si sviluppa un po’ a giallo, in quanto risulterà che, quel padre di cui si stava celebrando il funerale, proveniva proprio da quel mondo, ed era un terrorista.
A dir la verità il tutto è trattato un po’ puerilmente, e che sia l’opera d’esordio, dell’autrice, lo si sente bene.
C’è l’Eroe glorioso ed adorato dalle folle che, guarda caso, si innamora della protagonista, che si scoprirà averla conosciuta ancora bambina, la collega di questi che si rode di gelosia, innamorata ella stessa di quello, e via così.
Comunque, si legge abbastanza facilmente, e, in fin dei conti, si è portati a scoprire come andrà a finire.
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