Buzzanca paranormale: un thriller di sentimenti
di Emilia Costantini
Una radio d'epoca, una vecchia bussola che non funziona più, un giocattolo di latta arrugginita, un antico carillon che ha smesso di suonare da tempo. Gli oggetti sono testimoni silenziosi delle nostre vite.
Basilio è uno strano tipo. Ha un dono: può sentire quelle storie, penetrare in quei segreti e perfino scongiurare quei pericoli. «Il restauratore» è la nuova serie in 6 puntate, prodotta da Rai Fiction con Albatross Entertainment, in onda su Raiuno nella prossima primavera per la regia di Giorgio Capitani e Salvatore Basile. Una fiction a metà strada tra il fantasy e il thriller di sentimenti.
Basilio è Lando Buzzanca: «Fa il restauratore - spiega - ma essendo dotato di una particolare sensibilità, riesce a vedere cose che gli altri non vedono».
I motivi della particolare sensibilità di Basilio vanno rintracciati nel suo passato. Continua Buzzanca: «Ha subito un terribile torto ed è stato devastato da un terribile dolore che lo ha reso diverso. Un tempo era felice, faceva il poliziotto, era sposato con una donna che amava e che stava per dargli un figlio. Ma un brutto giorno dei killer hanno ucciso sua moglie. E lui, uomo che faceva rispettare la legge, si è trasformato in un fuorilegge: ha inseguito gli assassini e li ha uccisi. E stato arrestato, sì è fatto 20 anni di galera, dove ha imparato il mestiere del restauro». Uscito di prigione, viene ospitato nella bottega trasteverina della giovane Maddalena (Martina Colombari): «All'inizio non capisco se è matto o se i lunghi anni di carcere lo hanno psicologicamente prostrato - racconta l'attrice -, il suo comportamento è inquietante e ne sono spaventata ma poi, proprio grazie a lui, comprendo quanto sia importante rivalutare i rapporti umani».
Una storia di sentimenti e di luccicanza: «L'esperienza dolorosa, vissuta nel passato - riprende Buzzanca – costringe Basilio a non poter rifiutare l'aiuto alle persone di cui percepisce il tragico futuro. Se qualcuno fosse intervenuto anni prima, sua moglie e il figlio che portava in grembo non sarebbero morti. E la sua vita, ora, sarebbe migliore. Dunque - aggiunge - è per questo motivo che Basilio, nonostante tutti i tentennamenti e i dubbi, interviene ogni volta che una delle sue percezioni si presenta». In ogni puntata, quindi, il protagonista si trova davanti a un enigma da risolvere.
Una storia sul paranormale? Risponde il produttore Alessandro Jacchia: «Basilio non è solo un uomo dotato di poteri paranormali, di un "terzo occhio" con cui è capace di prevenire atti delittuosi. È un "restauratore di anime"». Interviene il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce: «È una di quelle storie che certo cinema italiano, ormai, raramente riesce a raccontare. Mentre la fiction ottiene sempre più consensi dal pubblicò: è diventato un macro-genere con potenzialità enormi, anche in virtù delle frequenti coproduzioni internazionali. Una fucina di sperimentazione: le vere novità, oggi, si vedono più sul piccolo che sul grande schermo».
Ma a Buzzanca è mai capitato di presentire e prevenire degli eventi?
«No, non mi è mai accaduto. Mi è però capitato di conoscere persone che avevano questa capacità ed è a loro che ho pensato, cercando di costruire il mia personaggio nella maniera più credibile. Ho lavorato partendo da una riflessione laica sul mistero del miracolo». In che senso? «Mi sono chiesto: chi sono le persone che hanno avuto la fortuna di essere state miracolate, di aver ottenuto la realizzazione di un prodigio? Sono coloro che provengono da un'esperienza di devastante dolore e che, proprio per questo, hanno assunto un'energia cosmica, entrando in contatto con qualcosa che supera i confini della "normalità"».
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