Oscuro prossimo venturo
di Luigi Rinaldi, "Memorie dal futuro" n. 8, ed. Wildboar, 2018, 10,00 €, 146 pagg.
Altra antologia che ospita i racconti di uno dei finalisti al premio RiLL, ha come sottotitolo "Racconti di fantascienza", e, infatti, lo sono tutti.
La qualità è piuttosto buona, sia per idee che per stile; e c’è da dire che, il titolo, rispecchia appieno il carattere generale dell’opera.
-"Prova di recupero" (pagg. 9-20)-di cui abbiamo parlato trattando di "Tutto inizia da O e altri racconti".
-"Fiocchi di neve in primavera" (pagg. 21-30)-in un futuro prossimo in Occidente, ma probabilmente in tutto il Mondo, si diffonderà la sindrome S75: un abbassamento della capacità cognitive appunto verso i 75 QI, quando quello normale è di 100.
Dovuto al cibo OGM.
Il racconto è formato dai paragrafi di un bollettino sul fenomeno, seguiti da un breve brano di narrazione. Che racconta di una coppia di giovani che vive rubando e rivendendo i "75plus", contagiati con qualche capacità in più, che vengono utilizzati dal governo.
Alla fine anche loro si ammaleranno, e si spegnerà il loro essere, come fiocchi di neve in primavera.
-"Il mio 1978" (pagg. 31-39)-ucronico, racconta di un’Italia nella quale il rapimento Moro ebbe un esito diverso; lo statista venne salvato, e divenne il capo di un governo di "compromesso storico" DC/PCI.
Solamente che chi non era d’accordo fece scendere i carri armati in strada, ed instaurò una dittatura.
Il racconto dice ciò attraverso i ricordi di un ragazzo, che era stato innamorato della ragazza che stà tenendo in custodia per conto dei dittatori.
-"Festa di compleanno" (pagg. 40-52)-il tema classico dell’alieno in ricognizione sul nostro pianeta viene qui rielaborato in maniera abbastanza originale.
L’alieno non ha alcuna conoscenza dell’Uomo, e il suo contatto è, innanzitutto, distruttivo, nel senso che uccide due ragazzi e lascia in gravi condizioni una ragazza, ma, di più, gli procura un’estasi quale mai aveva provato.
E, quello con un ragazzino autistico, addirittura, gli fa capire ciò che fino ad allora gli era totalmente sconosciuto; il significato delle emozioni umane, l’Amore, la Felicità e la Consolazione.
-"Hidden" (pagg. 53-80; precedentemente in "Robot" n. 61, Delosbooks, 2010)-su un pianeta alieno l’Uomo ha incontrato una forma di vita. Che lo ha completamente ignorato.
Se non per far impazzire coloro che le si avvicinavano troppo.
Il racconto segue una missione che tenta di capire qualcosa, di questa forma di vita.
La guida locale riuscirà a fermare la scienziata protagonista un istante prima di commettere ciò che sarebbe stato la causa della fine dell’umanità sul quel pianeta.
Ma, nel frattempo, i membri di quella spedizione avranno sperimentato qualcosa ai limiti della sopportabilità umana.
La guida locale, un poeta che aveva perso la sua donna proprio a causa di quegli hidden, questi alieni, deciderà di unirsi a coloro che vagano per il deserto impazziti per il contatto, e la protagonista, ormai perdutamente innamorata di lui, verrà processata per quell’atto sconsiderato, anche se non attuato.
-"Quelli dell'impianto" (pagg. 81-93)-di cui abbiamo parlato trattando di "Non di solo pane e altri racconti".
-"Samurai in autunno" (pagg. 94-107; precedentemente in "NASF 5", a cura di Massimo Baglione e Carlo Trotta, assonuoviautori.org, 2009)-un bel giorno, Mega, ciò che ha sostituito sopravanzandolo Internet, collassa totalmente.
A causa di Wormhole che si pensano essere stati creati, o quantomeno generati da lei stessa.
Ciò è raccontato descrivendo la vita di due esuli italiani in Thailandia.
-"Parole proibite" (pagg. 108-118)-di cui abbiamo parlato trattando di "Perché nulla vada perduto".
-"Processione cremisi" (pagg. 119-134)-in un futuro prossimo, in un Occidente guidato dai Cambiamentisti, i vecchi che non hanno da mantenersi da sé, sono costretti a trovare rifugio nei paesi comunisti.
E, se i loro averi finiscono, e neppure quei paesi possono più mantenerli, devono tornare, e… vengono uccisi.
Non ci sarà più posto, per loro.
Il racconto segue uno questi, ospitato in un piccolo paese dell’America Centrale, che poi, appunto, deve rientrare.
A lettura ultimata, possiamo dunque dire che il Rinaldi sa scrivere piuttosto bene, anche se la sua prosa non arriva mai a dei livelli qualitativi eccelsi, ne ha impennate particolarmente poetiche.
Il pessimismo di fondo che abbiamo detto è decisamente l’elemento che vi spicca; l’umanità che instupidisce per il cibo OGM, la dittatura ucronica, la Rete che collassa facendo crollare tutto, e l’eutanasia di massa ne sono segnali molto forti.
"Festa di compleanno" è, invece, qualcosa di diverso; quell’alieno che, senza capire, uccide, ma poi arriva a capire i sentimenti umani, è alquanto positivo.
Così come "Hidden", mi pare di poter dire la cosa migliore, dell’antologia, almeno per i racconti che commentiamo qui, che è quasi un inno all’empatia, e alla curiosità pericolosa, dell’Uomo.
Speriamo, dunque, che anche questa bella iniziativa dell’associazione RiLL riesca ad avere molte altre edizioni.
Il volume è completato da dei "Forse è bene tenerlo a mente", introduzione, (pagg. 7-8) e "Il mio nome è Luigi Rinaldi e queste sono le mie storie", (pagg. 135-141), intervista all'autore, entrambe di Alberto Panicucci
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