Il sequel natalizio Disney: fiaba femminista ghiacciata
di Maurizio Porro
Cinema on ice Disney che anticipa l'arrivo natalizio di Frozen II, il sequel del film d'animazione più visto (1.300.000.000 dollari) e con 2 Oscar. Il 58° classico (Il segreto di Arendelle) sembra fra i più femministi, dopo Cenerentola, ma non c'è bisogno di principi azzurri, basta una vocina dal passato che sente solo Elsa a spingerla a lasciare il regno di Arendelle per avventurarsi a scoprire le sue origini e i ghiacciati poteri, seguita dalla sorella Anna: è «the girl power». Vanno oltre le terre incantate e buie foreste: scoprono, come un horror on the rocks, i segreti di famiglia, i giganti di pietra e il popolo del Northuldra (il tema del tradimento dei nativi ...), sempre cantando allegre «verso l’ignoto».
Squadra che vince non si cambia, diretta sempre da Jennifer Lee e Chris Buck: ci sono le sisters, il rude Kristoff, il pupazzo di neve Olaf, la renna Sven, tutti insieme appassionatamente cavalcando tempestosi flutti e sguainando spade: famiglia di fatto, cui si aggiungono una salamandra e Nokk, spirito d'acqua.
Il gioco frozen da cartoon on the rocks, funziona ancora, ma vince la scenografia, l'aria nebbiosa e misteriosa da presagio di imminente pericolo, corretto da una razione magnum di canzoncine da musical vintage ma senza guizzi (colonna sonora di Lopez e Anderson-Lopez), ma le sorelline avranno distinta la loro parte di eroismo marveliano. All'origine, sepolta dalla neve digitale e altri effetti, spunta La regina delle nevi di Andersen.
Voto: 6,5
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