Più a est di Radi Kürkk
di Gianluca Di Dio, "Intrecci” n. 133, ed. Voland, 2019, 15,00 €, 126 pagg.
Bel romanzo breve surreale; un uomo vive in un paese sul quale incombe un diluvio, un’inondazione; rimasto solo, riceverà da un amico di suo padre un suo racconto, dal titolo di questo.
Che sarà, se possibile, ancor più surreale.
Ed un surreale molto… umido, e pieno di animali, anche fantastici.
Verso la fine vi si legge: "… chiunque distrugge il disordine distrugge un uomo, chiunque ruba il disordine, l’illogico, l’assurdo, distrugge un uomo.” (pag. 110); l’uomo non può essere solo razionalità, anzi, è necessario che, in lui, vi sia anche l’irrazionale, l’assurdo, il disordine, appunto.
Davvero molto ben scritto, risulta accattivante proprio per la sua capacità di dire tutto quell’assurdo in modo tale da farlo sembrare… normale.
Altri contributi critici: "Questo non è un mondo ma un pandemonio", di Orazio Labbate, "La lettura", supplemento del quotidiano "Corriere della sera", 22/12/2019
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