Invocazione
di Ursula K. Le Guin
Ridatemi il mio linguaggio
lasciatemi parlare la lingua che mi avete insegnato.
Pronuncerò le più grandi menzogne in vostro onore
vi glorificherò senza nominarvi
seguirò le leggi delle tenebre
e le regole della metrica.
Solo lasciatemi parlare il mio linguaggio
in vostra lode; silenzio delle valli
sponda settentrionale dei fiumi
terza faccia distolta
vuoto.
Lasciatemi parlare la madre lingua
e canterò così ad alta voce
che sposini e vecchiette
si alzeranno per danzare alla mia canzone
e la pecora smetterà di brucare e le macchine
nelle città, caduto il silenzio, si raccoglieranno
intorno
per ascoltare, come un cerchio di pietre immobili.
O Madre, lasciami cantare le mura cadute!
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