Camminando 6
Viandante, il sentiero non è altro
che le orme dei tuoi passi.
Viandante, non c'è sentiero
il sentiero si apre
camminando
Antonio Machado
La fantascienza, con la sua capacità di dar vita a nuove icone, ha imposto la figura dell'alieno nell'immaginario collettivo, per poi caricarla, in molti casi, di significati nascosti.
Lo straniamento dato dall'approccio con l'alieno si è fatto metafora della difficolta dell'incontro con l'ignoto, dell'incontro o dello scontro con la diversità, proponendosi come chiave di lettura degli avvenimenti quotidiani.
L'alieno ha rinnovato il ruolo assunto dagli indiani nei romanzi o nei film western, incarnando poteri nemici, rappresentando la paura del comunismo o le ansie di specifici ceti sociali e ha sostituito, in chiave letteraria, la figura del pazzo (esaltata dalle opere di, Shakespeare - un esempio per tutti: nella scena VI dell'atto terzo di Re Lear, Re Lear, che sta impazzendo, si incontra con Edgardo, che invece si finge pazzo e con il buffone di corte, folle spensierato; i tre personaggi, folli di una diversa follia, esprimono tutta la drammaticità della loro situazione in un dialogo che raggiunge un apice espressivo unico per l'opera shakespeariana), specchio del disorientamento generato dall'incontro con l’altro, percepito come diverso, come alieno, appunto: grazie alla facoltà amplificatrice della fantascienza, la figura dell'alieno ha portato a livelli estremi la risonanza di queste considerazioni.
Questo numero di IntercoM è dedicato in gran parte ai temi dell'alieno e dell'alienazione.
Abbiamo raccolto cinque racconti che, con sensibilità diverse, esprimono un punto di vista particolare su queste tematiche: Tempus di Marco Minicangeli e Il sogno e il vulcano di Alberto Henriet, che raccontano due diversi stati di alienazione; Abbracciando l'alieno di Geoffrey A. Landis, in cui la collaborazione tra umani ed alieni è il punto di partenza per una riflessione sui misteri dell'universo e della vita; L'alieno nel lago di Andrew Weiner e La Luna e Michelangelo di Ian Watson, entrambi pubblicati nella edizione italiana dell'Isaac Asimov Science Fiction Magazine che rendiamo disponibili ai nostri lettori, racconti di rara bellezza, dove la figura dell'alieno o l'incontro con una civiltà aliena danno adito a profonde riflessioni al di là della metafora.
La pubblicazione del racconto di Ian Watson ci permette di riproporre due articoli di Mario Fabiani e Mirko Tavosanis, originariamente pubblicati nella versione cartacea di IntercoM, per approfondire le tematiche affrontate dallo scrittore inglese ed il tema dell'alieno, al quale sono dedicati anche gli articoli di Danilo, Santoni, The Things che introduce al tema, Pino Blasone, L'io, l'altro, l'alieno che affronta il problema in chiave psicologica, e la prima parte di L'alieno nel cinema, in cui Maurizio Carità racconta la comparsa e l'evoluzione degli alieni di celluloide, con una dettagliata filmografia.
Completano questo numero una approfondita analisi di Mad Max Oltre la sfera del Tuono di Ken Sanes, un profilo di Neal Stephenson di Domenico Gallo ed una ricca rubrica di recensioni.
Non mi resta che augurarvi buona lettura!
Marco Mocchi
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