Low. Una trilogia
di Gherardo Bortolotti, "Ultrachapbook" n. 1, ed. Tic, 2020 (15,00 €, 208 pagg.)
Le tre parti di quest’opera, "Tecniche di basso livello" (pagg. 5-78), "Senza paragone" (pagg. 81-128), e "Quando arrivarono gli alieni" (pagg. 131-202), erano già state editate separatamente, rispettivamente ed. Lavieri, 2009, ed. Transeuropa, 2013 e ed. Benway series, 2016.
Vi si dice che "I testi sono stati interamente rivisti dall’autore" (seconda di copertina).
Tutti, sono composti da brevi capitoletti, da una riga a tre pagine scarse, numerati in maniera quantomeno non sequenziale.
Non mi è parso di vedere alcuna logica, nella loro numerazione.
Quelli della prima parte vertono su temi esistenziali, visti da un punto di vista nichilistico, e, prevalentemente, fortemente anti capitalistico.
Quelli della seconda parte, che mi sono sembrati i meno riusciti, raggruppano alcuni, da due a cinque o sei, di questi capitoletti, con un inizio assonante per senso ("affine", "come", "non diverso"; "analogo", somiglianti", "differente", come", "diverse"), e vertono, anche queste, su temi esistenzialistici, direi più poeticamente.
La terza è, come si può capire dal titolo, quella più fantascientifica, anche se già nei precedenti qualche cenno in tale senso c’era stato ("… le sere si illuminavano di vecchi film di fantascienza." (pag. 71); "… nomi di navi spaziali di Ian M. Banks…" (pag. 138).
Non c’è, comunque, trama, e, nei vari paragrafetti, si possono leggere anche vicende in contraddizione con quanto detto in altri, ma, in linea di massima, appunto, dicono dell’arrivo degli alieni su una Terra ben avviata al disastro finale.
Che poi avviene; collasso economico, guerra nucleare; ma, anche, conquista dello spazio, delle galassie, addirittura, da parte dell’Uomo.
Il tutto, è comunque detto in una prosa poetica molto particolare, che risulta piuttosto gradevole alla lettura, e che porta sovente al sorriso.
E mi è parso si infrasentire come un retrogusto ballardiano, in alcuni passaggi. E Ballard vi è anche citato: "...con citazioni di J.G. Ballard..." (pag. 156). Appunto.
L’anti capitalismo, il dire dell’alienazione portata dal lavoro, dell’impossibilità di un trascendenza qualunque dovuta a come è strutturata la nostra società, sia il vero tema di fondo.
Altri contributi critici: "Gli alieni ci guardano, l'urlo del quotidiano", di Orazio Labbate, "La lettura", supplemento del quotidiano "Corriere della sera", 19/7/2020
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