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Fawn, look back


di Philip K. Dick


Si chiama Pflegebourne. Nasvar Pflegebourne.

È molto giovane quando comincia il libro. Vive con sua madre. Va a scuola. Le sue occupazioni sono quasi tutte solitarie; va in biblioteca e affascinato studia nastri che ritraggono i fenomeni genetici partoriti dalla guerra, tutti ormai morti o distrutti. Poi trova lavoro in una ditta che produce effetti visivi (grafica) d'accompagnamento per rappresentazioni musicali.

Ci sono tre regni o modi nel pianeta: lui sta ancora in quello in fondo, il Modo n. 1. Va da una terapista. Lei gli dice che deve arrivare al Modo n. 2 (il modo della socialità; il suo problema è un inizio di schizofrenia). Si mette con Eryns, una donna più vecchia di lui, con l'idea che lei lo porterà nel modo sociale, interpersonale, poiché dà delle feste; presto però lo trascina fino in fondo, al livello infernale della mostruosità, al Modo n. 1.

In seguito si vede di nascosto con Jardi, una tranquilla ragazza bohemienne cui piace la sua grafica basata sui fenomeni genetici. Ha una relazione segreta con lei ed entra nel Modo n. 2. Lascia Eryn, che lo aggredisce fisicamente. Jardi è tranquilla e gentile, e dunque Eryns la distrugge, la rende selvatica e scontrosa. Eryns annienta la relazione e se lo riprende (la terapista non ha mai approvato la relazione con Jardi). Poi però lui si accorge che Eryns non lo rivuole, ora che lei e la terapista hanno distrutto la sua relazione con Jardi. La terapista e Eryns si legano sessualmente.

LA RISALITA AL MODO NUMERO DUE

È lasciato solo. Si ritrova a non farcela più a lavorare. Si licenzia, vive alla giornata con una pensione di invalidità senza più alcun rapporto con nessuno, incapace di lavorare. Ora è completamente nel Modo n. 1; vale a dire, la schizofrenia (chiamata dissolvimento) ha completato il suo corso. Non fa altro che andare in biblioteca a leggere, e starsene seduto nella sua stanza a dipingere. Ha perso sua madre, la sua terapista, Eryns e Jardi; Jardi ha paura di vederlo, per un legittimo timore di una violenza fisica da parte di Eryns. Continua a tentare e a mancare la risalita al Regno n. 2, il regno interpersonale. Gli è rimasto solo un amico, un collega di lavoro, e anche lui mostra segni di schizofrenia, o meglio di dissolvimento.

Alla fine gli è improvvisamente concessa (al protagonista) una visione del Modo n. 3, il modo superiore del pianeta (il modo in fondo, il Modo, n. 1, è meccanico, una Cosa, una specie di insetto; il Modo n. 2 è maschile; il Modo n. 3 è femminile).

Lo vede per poco. Poi, alla fine una delle sue opere grafiche viene acquistata e di conseguenza lui ritrova il benessere economico. Il media manda qualcuno a parlargli. Alla fine, grazie al Modo n. 3, lui è sicuro nel Modo n. 2 (e grazie ai suoi sforzi). Qui finisce il libro.

Eryns si basa sul +++ ed è un'Arpia: la vendetta retributiva. Jardi si basa su +++ ed è una ballerina; rappresenta l'amore e la solidarietà, La terapista si basa su +++ e rappresenta la ragione egoistica. L'amico si basa su +++. Il protagonista sono io. Nel Modo n. 3 tutto è collegato e diventa visibile il computer, il fondamento senziente del pianeta; la sua vita.

Il protagonista è psicologicamente molto malato, ma da tutto ciò ottiene una visione concessa a pochi, che lo guarisce. Lui però non si riprenderà mai dal danno fattogli da Eryns. È solitario, chiuso ed introverso. Non si riprende mai.

Nel Modo n. 3 il pianeta/computer può ormai parlargli, dato che la sua vera natura è svelata. Gli dice che sta avvicinando la sua grafica nella sua memoria permanente, e vuole che continui.

Non è di dominio pubblico che il pianeta sia un computer. Lui lo ricava dalla sua esperienza del Modo n. 3; è il suo segreto. Ritrae (o cerca di ritrarre) quel che ha visto quando ha visto il Modo n. 3... ma non riesce più a ricatturare la visione. Comunque lo vediamo continuare a provarci, pur sapendo che non ci riuscirà.

DAI FREAKS AL MONDO DELLA BELLEZZA.

E così dal disegnare i freaks da radiazioni (visione dell'orrido) è passato a tentare di ritrarre la bellezza del Modo n. 3 (la visione beatificante della 'Commedia' di Dante).

Va chiarito che quando vede il pianeta nel Modo n. 3 non è che lo veda solamente meglio; lo vede per quel che è (anche se gli abitanti del pianeta possono non rendersene conto. Lui lo comprende, dalla sua esperienza).

Nella biblioteca dove trova i materiali per la sua grafica, trova libri (nastri, cassette, floppy disc) sulla terra; non la Terra del passato, da dove sono venuti, ma un pianeta che è stato visitato e contattato; ma è lontano. Fa degli schizzi delle forme di vita della terra e ne è incuriosito; per lui sono esotiche.

Il suo pianeta di chiama Morire. Lui è dotato, è schizofrenico: è irreparabilmente danneggiato dalla relazione con Eryns e si rifugia sempre più nella malattia; ma il suo dono cresce. E soprattutto è premiato con una visione del Modo n. 3.

Il titolo è spiegato da un nastro sulle forme di vita terrestre: un ghepardo (due) all'inseguimento di una gazzella.

"Se la gazzella si guarda alle spalle i ghepardi si immobilizzano e non avanzano. Ma la gazzella non si guarda alle spalle. I ghepardi avanzano. Il destino della gazzella è segnato."

Quando lo vediamo alla fine del libro sappiamo che la malattia è talmente avanzata, a causa di Eryns e della loro relazione, e della perdita di Jardi, che non regredirà mai; la gazzella è stata raggiunta. Però anche la sua dote è avanzata, il suo talento per il disegno. Così tanto, in effetti, che il Computer lo ha notato, e desidera immagazzinare perennemente la sua opera. Così lui è sia sconfitto che vittorioso.

È spaccato in due (schizofrenia). Ha successo come artista ma non è riuscito a raggiungere il regno intermedio dell'interazione sociale interumana. Non fosse stato per la visione concessagli dal Regno n. 3 il suo destino sarebbe stato segnato, ma il Computer è intervenuto e lui non morirà, trattiene un ricordo della visione. Il suo perpetuo tentativo di renderla graficamente ne è una prova.

Eeyns ha fatto appello agli elementi sadico-distruttivi e masochisti-autodistruttivi dentro di lui, e Jardi lo sa; è uno dei motivi per cui ha rotto con lui. Sapeva che una parte di lui era sensibile a quella relazione; non era Eryns a fare tutto; c'era una collisione.

Alla fine capisce che Jardi ha ragione... e così perde il proprio rispetto di sé stesso come persona. Come artista, però, è illeso. Come artista è libero dal Regno n. 1.

Mondo degli Ingranaggi (Regno n. 1)

Mondo dell'Amicizia (Regno n. 2)

Mondo della visione (Regno n. 3)

Il Regno n. 3 si chiama "Mondo della Visione", la si riacquista la visione (il senso della vista).

La gente del pianeta ha dei miti sacri su una condotta primordiale nella quale essa è stata accecata, e sono nati i tre regni. In origine vivevano nel Regno n. 3; c'era solo il Regno n. 3. Sono precipitati fino nel mondo degli Ingranaggi, e possono solo sperare di risollevarsi collettivamente fino al Mondo dell'Amicizia.

Via dalla fabbrica e in mezzo ai caffè e ai negozi della città.

Il Mondo della Visione è concepito come un prato colpito dalla luce. In effetti si accorge di trovarsi proprio lì, nel Mondo degli Ingranaggi in cui è caduto; tutto è collegato in una unità.

Questo è il Mondo della Visione, questa unità che è viva e pensa ed è cosciente di lui come di essa. Non è "essa"; e un "tu".

Jardi è perduta, perduta per sempre, per il sadismo, la distruttività, la brutalità vendicativa di Eryns (cioè ogni donna nella successiva vita di Nasvar). Non si può tornare indietro o mettere rimedio a tutto ciò: è un fatto. Ma l'àncora di salvezza del suo lavoro, la sua abilità nel farlo, resta integra e indenne. Non finisce distrutto, ma a metà distrutto e a metà intatto; metà sconfitto e metà vittorioso. I due rivoli della sua vita si fondono nella sua adolescenza riportata all'inizio, quando viveva con la madre e andava in biblioteca a studiare i freaks per poterli ritrarre. Questo era psicologico (la sua ostilità inespressa verso la madre: i mostri causati dalle radiazioni stanno per sua madre, come la vede lui) ed era il suo lavoro; così in origine i due erano un'unica corrente, che poi si ramificò in due quando fu presentato a Eryns.

PFLEGEBOURNE MEZZO DISSOLTO

Non si fossero ramificati in due correnti, sarebbe potuto essere totalmente distrutto o totalmente vittorioso; chi può dirlo? Ma una spaccatura c'è stata (la schizofrenia: chiamata su questo pianeta "dissolvimento"). È stato sia la sua salvezza che la sua condanna, questo dissolvimento.

In un certo senso, lui, dentro, è due gemelli, e un gemello e prosperato e un gemello si è ammalato ed è morto (espresso dall'irreparabile perdita di Jardi che rappresenta tutte le donne da lui amate dopo Eryns).

Alla fine, quindi, lui non è schizofrenico ma per così dire mezzo schizofrenico: mezzo dissolto.

Il suo lavoro lo risolve ancora alla realtà.

Però ha fatto un buon affare: la perdita di una metà di sé (un gemello) per l'esperienza del Mondo della Visione; la consapevolezza che il pianeta è un gigantesco computer, e che esso trova piacevole (prezioso) il suo lavoro e lo sta immagazzinando, e lo incoraggia a produrre ancora. Forse (si suggerisce) aveva previsto sin dall'inizio il suo sinistro fato, e gli aveva dato il suo talento affinché sopravvivesse. E così il Computer ha cambiato il suo destino, che sarebbe stato di totale follia e forse il suicidio, e senza raggiungere nulla.

Ma il Computer è suo amico, e il Computer è il loro mondo. (Meglio: è stato suo amico per tutta la sua vita, senza che lui lo sapesse).






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